ABUSO DI ALCOL? I SERVIZI OFFERTI DAL TERRITORIO
A chiusura di un percorso che ha esplorato senza risparmio di energie e in modo esaustivo il tema “I nostri figli e l’alcol – Uso e abuso: saperne di più”, l’appuntamento di giovedì, 28 aprile, alle ore 18 presso l’Aula magna del Liceo Classico P. Virgilio Marone, gentilmente offerta dal dirigente professor Rocco Fazio.
In questo incontro il cerchio si chiude su “I servizi offerti dal territorio” che saranno presentati dal dottor Michele Lamparelli, Dirigente S.E.R.T. di Gioia del Colle e dalla dottoressa Silvana Casamassima, Assistente Sociale del Comune.
I servizi offerti dalle istituzioni sono l’approdo finale, successivo a quella attività di prevenzione che si è tentato di promuovere attraverso i vari incontri, ovvero il momento in cui, preso atto del problema e dei suoi distruttivi effetti, occorre agire, senza perdere tempo.
Un viaggio, quindi, mai scontato e davvero molto interessante che in quattro appuntamenti ha fornito tutte le coordinate necessarie per comprendere questa problematica e tentato di offrire gli strumenti per affrontarla, partendo dall’“Alcol: alimento o veleno”, introdotto dall’ingegner Filippo De Bellis e simpaticamente analizzato dal dottor Giovanni Fiore, uno dei massimi esponenti nel settore delle dipendenze patologiche, per poi approdare alla “Sicurezza sulla strada” che ha visto scendere in campo il Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Gioia dottor Pietro Petronio, e per “Vivi la strada” Tonio
Coladonato e Piero Console, testimonial d’eccezione insieme al l’avvocato Margherita Pugliese, presidente del “Filo d’Arianna”, associazione che ha promosso ed organizzato gli incontri, e proposto un coinvolgente e introspettivo terzo itinerario prettamente psicologico, attraverso “Per capirli meglio” con i dottori Mimmo Bianco e Paolo Danza.
Un impegno ambizioso, quello di promuovere e sostenere un dialogo intergenerazionale tra le famiglie e i “terminali” cui è diretto il messaggio, i ragazzi, vissuto con grande determinazione e fiducia, che il “Filo d’Arianna” e i suoi associati, hanno profuso con grande umiltà, evitando facili protagonismi e ponendosi al servizio della Comunità con profondo senso di responsabilità e servizio.