LUM: DALL’UNITA’ D’ITALIA, ALL’UNIONE EUROPEA
Si è tenuto il 4 maggio 2011 alle ore 16 presso l’Aula Magna dell’Università LUM ‘Jean Monnet’ il convegno nazionale di studi dal titolo ‘L’Unità d’Italia e il Mezzogiorno’, in occasione dei 150 anni dall’Unità d’Italia, e della settimana dedicata alla Festa dell’Europa. La festa si celebra il 9 maggio in ricordo della presentazione, eseguita dal politico francese Robert Schuman, considerato uno dei padri fondatori dell’Unione Europea, del piano di cooperazione economica redatto da Jean Monnet, e avvenuto nel 1950.
L’Università LUM, presso la sede di Gioia del Colle, ha organizzato una serie di quattro incontri dedicati all’Unione Europea e alla recente conquista dell’Unità d’Italia, un’unità, forse, ancora da raggiungere interamente. Il convegno si è svolto attraverso due momenti: il primo, segnato dai saluti delle autorità; il secondo dato da relazioni di natura economica e storica.
Ha introdotto Emanuele De Gennaro, Rettore dell’Università stessa, che ha posto subito l’attenzione, attraverso l’illustrazione di dati statistici, tratti da un recente articolo de ‘La Repubblica’, sul sentimento di localizzazione degli italiani, dai quali si evince un’Italia unita, ma anche un’Italia di campanili. E sui valori che caratterizza l’italianità, solo il 45% degli italiani risponde il moto storico del Risorgimento, al cospetto del 75% che si sente accumunato dal nostro immenso patrimonio artistico e culturale.
Ringrazia, infine, durante il suo intervento, Rocco Saltino, governatore LIONS Puglia, e il Sindaco di Gioia del Colle, il dott. Piero Longo, per la disponibilità verso l’iniziativa in questione che quest’anno si terrà interamente in Gioia. In proposito Antonello Garzone, preside della Facoltà di Economia e Ordinario di Economia Aziendale, sottolinea l’importanza della settimana, “perché rappresenta un momento di avvicinamento a certe dinamiche e a varie tematiche, come quello dell’Unità italiana. Tema complesso, perché non solo è radicato nella storia, ma è anche un modo per poter capire il presente e intravedere il futuro”.
La seconda parte dell’incontro è data dalle relazioni di natura storica condotte da Giuseppe Barone – che ha moderato l’incontro –, Francesco Barbagallo e Lea D’Antone, studiosi di Storia Contemporanea, e ordinari di insigni Facoltà, rispettivamente dell’Università di Catania, della ‘Federico II’ di Napoli e de ‘La Sapienza di Roma.
Gli interventi hanno avuto al centro il Meridione con i suoi aspetti di criticità iniziando dalla politica e dalla società nell’ultimo trentennio, dal problema dei mezzi di trasporto, e dall’origine storica del grande divario economico tra Nord e Sud.
A tal proposito e in conclusione, gli interventi di matrice economica condotti da Adriano Giannola, Ordinario di Economia Politica presso l’Università ‘Federico II’ di Napoli, con la sua relazione sulla dipendenza economica del Sud; e Gianfranco Viesti, Ordinario di Economia Applicata presso l’Università degli Studi di Bari, che ha analizzato il Nord e il Sud nello sviluppo economico italiano.