ARENA CASTELLANO: LA REGIONE CHIEDE CHIARIMENTI
La vicenda del “permesso di costruire ex Arena Castellano”, sollevato dal nostro concittadino Vito Antonio Vinci, inizia a dare i primi “frutti”.
Alle sue osservazioni, infatti, risponde, con una nota ufficiale datata 11 maggio 2011, la Regione Puglia per tramite del Dirigente del Servizio, Ing. Nicola Giordano, e del Responsabile P.O., Geom. Emanuele Moretti. Una richiesta di chiarimenti indirizzata al sindaco Piero Longo, al Dirigente UTC Bartolomeo Laruccia e alla Provincia di Bari – Servizio Urbanistica.
Una missiva in cui, “a seguito di ulteriori circostanziate note rimesse dai ricorrenti” (ARENA CASTELLANO: NUOVE INTEGRAZIONI DI ILLEGITTIMITA’), sollecitano “gli organi ed uffici comunali in indirizzo, competenti in primis in materia ai sensi dell’art.27 e segg. Del DPR n.380/2001, ad operare gli accertamenti e le valutazioni nel merito puntuale dei rilievi e contestazioni avanzate dagli stessi ricorrenti, e ad assumere eventuali conseguenti determinazioni di propria incombenza, anche in sede di autotutela, ove ne sussistano i presupposti”.
Un invito alquanto circostanziato e fin troppo bonario (l’inizio del classico “gioco del cerino”?), rivolto all’amministrazione del comune di Gioia del Colle, a verificare la legittimità degli atti rilasciati.
Come dire, lo hai voluto? Lo vuoi tuttora? Allora te ne assumi tutte le responsabilità, confermando però, in modo ufficiale, la legalità degli atti emessi. Una sorta di “messa in sicurezza” delle proprie azioni, a fronte di un atto dovuto nei confronti delle ipotesi avanzate circa le illiceità di questo rilascio di permesso di costruire, non solo dal sig. Vinci, ma anche da Sinistra, Ecologia e Libertà.
Un invito che gli estensori del documento rivolgono anche “nei riguardi dell’Amm.ne Prov.le per quanto di propria specifica spettanza, in considerazione dei rilievi dei ricorrenti di cui innanzi”.
Una richiesta che al momento, nonostante l’invito ad un “urgente riscontro” e l’invio di “comunicazioni in merito”, sembrerebbe in una fase di stallo (o di studio sul da farsi?), oltre che di silenzio assoluto. Una vicenda troppo scottante su cui nessuno, dal sindaco, al Dirigente UTC, all’assessore preposto, vuole prendere iniziative in proprio, tanto da restare “top secret” anche a tanti addetti ai lavori, compreso gli stessi consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza.
Restiamo, come tutti d’altronde, in attesa di notizie e sviluppi provenienti dai due palazzi, comunale e provinciale, che sicuramente, in un modo o nell’altro, ne siamo certi, non si faranno attendere.