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OBIETTIVO RAGGIUNTO? FORSE. TROPPO “EGOCENTRISMO”

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tutti-per-gioia-gioia-per-tDopo le nostre osservazioni sulla manifestazione organizzata da “Obiettivo Gioia” (MEETING “OBIETTIVO GIOIA” TRA LUCI ED OMBRE -foto-), pubblicate giovedì scorso, vi proponiamo il resoconto ufficiale inviatoci dai responsabili della stessa associazione con cortese richiesta di pubblicazione.

“Il MeetingTutti per Gioia, Gioia per tutti” ha proposto la variegata composizione dell’associazionismo gioiese attraverso una serie di incontri e attività. Oltre 20 associazioni hanno collaborato con un duplice fine: stimolare la cittadinanza ad impegnarsi in attività che possono permettere un miglioramento costante della comunità stessa, e creare una rete tra le diverse associazioni allo scopo di convogliare le sinergie nella realizzazione di progetti.banchetto_legambiente

Una prima valutazione, che allo stesso tempo si colloca come elemento positivo ma anche negativo, è la partecipazione di oltre 20 associazioni. Se da un lato lo si può ritenere un numero elevato, proprio perché è stato di fatto un primo esperimento, dall’altro manifesta l’attuale difficoltà nel riuscire a convogliare su di un progetto la presenza delle oltre 70 associazioni che ufficialmente risultano operanti sul territorio gioiese.

In alcuni casi è stato dovuto a difficoltà comunicative, per alcune non se ne conoscono ne gli intenti ne i wwf_gioiarappresentanti, in altri casi sembra esserci un disinteresse a condividere progetti e sinergie a favore di un preponderante egocentrismo. Posto che ogni associazione, di volontariato o culturale che sia, a buon diritto opera nell’ambito di una propria specificità, sarebbe auspicabile l’esistenza di uno spirito collaborativo e di condivisione di progetti in attività che nel complesso aiutano l’intera comunità.

L’incontro con il Sindaco, poi, ha mostrato come nella maggior parte dei casi si sia praticata una rivendicazione di un protagonismo singolo piuttosto che la coralità di un insieme di associazioni che propone una libera2progettualità comune. E d’altra parte le stesse istituzioni non sembrano aver percepito lo straordinario strumento che può essere il mondo associativo, non come un insieme di attività da recepire e condividere semplicemente, ma come un interlocutore da convogliare nel suo insieme secondo un progettualità inserita nel contesto delle problematiche che la comunità presenta.

Ciò che si sottolinea in modo più che positivo, è stata la presenza di realtà davvero lontane tra loro, e ancor più la collaborazione tra generazioni molti distanti che fa presupporre la possibilità di innescare un vero dialogo costruttivo tra giovanissimi e meno giovani.

lionsLe pecche di un’organizzazione che forse ha voluto osare per temi affrontati e attività proposte rispetto a un numero di cittadini presenti agli incontri tematici, sono però superate dalla consapevolezza che quanto fatto ha dato la vera misura di interesse e conoscenza della comunità per il mondo associativo nel segno della cittadinanza attiva. E, quindi, ne scaturisce la consapevolezza del lavoro che il mondo associativo deve intraprendere per aumentare la presenza attiva nel tessuto sociale.

Questo meeting diventerà il momento iniziale per dare avvio ad una serie di progetti condivisi oltre alla costituzione di un vero e proprio organo di coordinamento, sia esso anche la stessa Consulta, a patto che sempre più ci si spogli del proprio egocentrismo e del proprio senso di protagonismo a favore di una rete sempre più qualificata con valori condivisi che mettano al centro delle iniziative il “bene comune” e che si sappia stimolare tutti i cittadini ad essere partecipi ed attivi”.

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