LE PANCHINE DELLA DISCORDIA: SI CORRE AI RIPARI

A quasi due mesi dal nostro precedente articolo dal titolo: “Gioia del Colle invasa da panchine pubblicitarie”, pubblicato l’11 febbraio scorso sul sito: http://www.gioianet.it/notizie/cronaca/920-gioia-del-colle-invasa-dapanchine-pubblicitarie.html, le panchine posizionate di fronte alla chiesa di San Rocco sono misteriosamente e silenziosamente “sparite”, così come erano comparse.
Neanche un manifesto per annunciare il lieto epilogo della tanto contestata e sacrilega usurpazione di un’area considerata da tutti di grande valenza storica, artistica e religiosa. Nessun comunicato stampa, proveniente dal palazzo, per dare la tanto attesa notizia di questo ulteriore quanto insperato ripensamento.
E non poteva essere diversamente se si considera che l’unico politico di maggioranza che ha avuto il coraggio di contestare l’adozione di queste panchine, sia pure sommessamente, una sorta di moto d’orgoglio postumo, e di manifestare il suo disappunto sulle panchine in generale, è stato il consigliere comunale Mauro Mastrovito (PdL).
Infatti, non più tardi di una settimana dopo la nostra denuncia, ecco cosa affermava a tale proposito in una sua missiva del 19/02, inviata via mail: “credo che un’Amministrazione che si rispetti, insieme alle piazze, ai giardinetti, ed alle panchine (AIUTO!!!) debba pensare anche alla programmazione, ed a risolvere i grandi problemi”.
Un grido di soccorso, il suo, che unito a quello di centinaia di altri cittadini, non soltanto gioiesi, ha probabilmente persuaso sindaco e assessori a tornare sui propri passi.
Non compiutamente, altre panchine pubblicitarie sono ancora al loro posto, ma tanto basta per affermare di aver ottenuto comunque un positivo risultato se è vero, come è vero, che interventi “riparatori” sono stati compiuti anche sulle fredde e macabre panchine di via Garibaldi, le famose “bare” o loculi, posizionate in pieno centro con tanto di fiori e lumicino.
Anche in questo caso, pur silenziosamente e senza clamori, l’amministrazione è intervenuta. Ufficialmente per migliorare l’estetica e la praticità di questo nuovo arredo urbano, ufficiosamente per rimediare ad un grossolano errore tecnico e soprattutto per acquietare l’opinione pubblica.
Oscenità a cui, sicuramente per renderle più fruibili e più simili a delle panchine, sono state applicate in corso d’opera delle spalliere in alluminio, materiale usato per gli infissi, per fortuna non pubblicitarie.