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SACRO CUORE, PROVE TECNICHE DI “GIRAVOLTE”

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rotatoria-preparazioneNella mattinata di lunedì in via Di Vittorio, all’altezza della farmacia Labriola, su cui insiste uno degli incroci più insidiosi di Gioia sia per la scarsa visibilità causata dalle auto parcheggiate, sia per la velocità delle auto in entrata dalla via di Bari e in uscita per Acquaviva, prove tecniche di “giravolte”.

Un toccasana per le auto in uscita da via Caracciolo, spesso bloccate al centro strada nel bel mezzo di una manovra dalle auto provenienti da destra (mai che venga messa una freccia per segnalare se andranno in via Pastore o via Di Vittorio, e sinistra (che quasi sempre si fiondano in via Vittime della Mafia tagliando la strada agli automobilisti provenienti da entrambi i sensi).

Teatro di tamponamenti e incidenti vari, più volte oggetto di “inverotatoria-proversioni” di sensi unici (via Salvator Rosa ne è un esempio), l’incrocio di “Giù alle Croci” meritava un po’ di attenzione, ma non tanto da meritarsi l’ennesima rotatoria malriuscita (o malpensata?).

In primo luogo guardando le sue dimensioni non rimarrebbe tanto spazio per eventuali gimkane e girotondi, in secondo è da sempre valvola di sfogo delle acque meteoriche provenienti dalla parte alta della città, le stesse che allagano il rondò accanto al supermercato MD, quello di via Acquaviva e via Salvator Rosa.

Ogni “barriera” posta allo scorrimento è destinata a creare infiniti disagi, se poi poniamo step a così ravvicinata distanza, il danno non potrà che essere maggiore.

E poi, diciamola tutta, quanto costerà quest’altra opera di ingegno? Sarà fatta a “regola d’arte” o come al solito con i piedi?

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