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“COLORE ALLA CITTÁ”, INIZIATIVA PIÚ CHE RIUSCITA -foto-video

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piazza-dandrano-colorataMai cornice fu più indovinata per esaltare “Colore alla città”, estemporanea a tema libero con intarsi pittorici tra i più “variegati” sia per stile che per tecnica, organizzata da Artensione, Spazio UnoTre e Cuber Art, sabato 30 e domenica 31 luglio.

Sotto l’egida del Comune e dell’assessorato alla Cultura, la manifestazione – la prima sera in “compresenza” con “La notte del brigante”, la seconda “graziata” da un funesto temporale placato dai colori dell’arcobaleno sui cavalletti – ha registrato consensi e una nutrita affluenza di pubblico.redavid-rizzi

Mario Pugliese, Sergio Gatti e Umberto Colapinto sono riusciti a fondere in un artistico “melting pot” pittura, scultura, fotografia, video e “diverse abilità” non solo stilistiche ma anche concettuali.

A rendere ancora più suggestiva l’atmosfera, Roberto Re David alla tastiera – strumento direttamente connesso tramite i terminali (le agilissime dita) al suo spirito, tanto da rendere indimenticabili le sue improvvisazioni “ispirate” e originalissimi i skecco_recchia-rizziuoi fraseggi.

Non meno ispirato Ninnì Rizzi al sax, strumento che – al pari dei colori – gli consente di esprimere a pieno le emozioni mixandone i gradienti, ricomponendo e scomponendo turbamenti, gioia, malinconia, incanto, stupore…

Le sue note svettano limpide, riecheggiano, vorticano, si insinuano, rievocano struggenti, palpitanti istanti smarriti nel tempo, dipingendo al contempo melodici, indimenticabili arabeschi.

Accompagnato da Roberto o da Kecco Recchia, Ninnì ha davvero stupito e incantato i presenti, una rivelazione – questo suo talento – che, a dirla “musicalmente”, ha messo un po’ in sordina le sue opere esposte a ridosso della Mazzini.

piazza-dandrano-e-pittoriPiazza D’Andrano – ingioiellata di colori e resa ebbra dalla musica – seduce attori e pubblico, impossibile sottrarsi alla magia bohemienne che la pervade.

Ed ecco accanto agli artisti sedersi turisti di passaggio, armati di acquerelli e tanta passione.

E’ il caso di Luciano, grafico milanese in pensione, contagiato da tanta creatività, seduto su un seggiolino, in disparte, eppure in assoluta “sintonia” con il mondo, mentre con tranquillità si cimenta in un acquerellato disegno.

piazza-dandrano-mostraAccanto ai maestri Sergio Gatti, Mario Pugliese, Cuber e Mario Lozito, inconfondibili per stile e classe, promettenti “discepoli”, maestri “in coming”, artisti in evoluzione e “indipendenti dall’Arte”.

Tra gli esordienti Daniela Petrera, Luca Di Napoli (suggestivo ed intenso il volto in bianco e nero sulla tela), Fabiana Pace, Etto Basciano, Kiara Tota, Deborah Angelillo, e gli allievi di Mario Vacca: Antonio Fazio e Domenico Procino, davvero abili nello scolpire bassorilievi su pietra.

Tra i veterani Pompeo Colacicco, Carlo Molinari, Antonio piazza-dandrano-2-mostraD’Aprile, Agata Di Fino (suo il volto “incompiuto”), Maria Teresa Romano e la sua Africa, Lidia Stasi (in estemporanea spumeggiante come il soggetto scelto, immerso in un’onda) e Antonella Lozito, che a  caravaggeschi chiaroscuri coniuga figure femminili in cui, suo malgrado, si rispecchia, originale metempsicosi che rende le sue opere inconfondibili e sempre più pervase da luci ed ombre di seducente interiorità.

Ed ancora il ritrattista Carmine Pavone, Mapi (Pietro Magistro) e Grazia Salerno.

Un plauso a parte e menzione speciale per Fabio Guliersi, fabio_guliersida poco più di un anno “fotografo per diletto”. I suoi scatti artistici hanno colto fugaci scorci di perfezione racchiusi nella natura e non solo.

Li ha cercati, trovati, talvolta creati. Dal nautilus spiaggiato tra i sassi, ancora cullato dall’onda e accarezzato dalla sua schiumosa tenerezza, alle gocce cadute, all’incavo da esse scavato, allo zampillo sbocciato dalla loro risalita, allo scontro “titanico” tra gocce ascendenti e discendenti, una magia “fisica” colorata con ingegnosa arte che adombra i pur splendidi paesaggi su cui si accendono albe rosate e si spengono infuocati tramonti, mentre lo scirocco respira su aride distese di campi appena arati.

Un ulteriore ringraziamento lo rivolgiamo a Mario Di Giuseppe per aver collaborato con la sua effervescente e puntuale gallery fotografica.



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