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FESTIVAL CINEMA E LETTERATURA, GRANDE SUCCESSO

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dibattito_con_emergency_a_mola__foto_10__webSi è svolto nella suggestiva location del Castello di Mola, un nuovo appuntamento per il Festival, ideato da Giancarlo Visitilli, direttore artistico e presidente della cooperativa sociale “I bambini di Truffaut”, che quest’anno ha incontrato ed abbracciato un altro evento culturale speciale dell’estate molese: il premio letterario “LibriaMola 2011” nato da un’idea di Annella Andriani e Domenico Sparno.  L’incontro è stato all’insegna del ‘Possibile’, una speranza per noi e per il mondo che è stata approfondita appunto, con la proiezione del film della produttrice danese Susanne Bier  (Hævnen), che tradotto in modo lessicale vuol dire “Vendetta”, in Italia è divenuto “In un mondo migliore”.

dibattito_con_emergency_a_mola__foto_7_webIl film di Susanne Bier è stato accusato dal Governo del Sudan di razzismo nei confronti dell’Islam e di raccontare una realtà drammatica, quella del Darfur, negata dalle versioni ufficiali. Quest’anno è stato vincitore sia del Golden Globe che del premio Oscar nell’83ª edizione della cerimonia di premiazione degli Oscar,che si è tenuta al Kodak Theatre di Los Angeles il 27 febbraio scorso, premi vinti entrambi nella categoria miglior film straniero.

Un film che consigliamo di vedere, anche se può apparire un po’ violento, vi terrà appiccicati alla poltrona con tanto interesse ed emozioni diverse. Nella sua trama si parla di gioventù allo sbando, di bullismo, di violenza domestica contrapposta alla violenza esotica, di un padre pacifista fino all’esagerazione, di Internet che insegna cose fuori dal programma scolastico (tipo come fabbricare una bomba), facendo capire che il web può essere una cosa molto pericolosa.

dibattito_con_emergency_a_mola__foto_13__webNon parla invece dei ragazzini che possono essere crudeli o violenti punto e basta, senza per forza avere alle spalle un’infanzia difficile (noi lo abbiamo pensato per un attimo, quando il film sembrava meno carico di messaggi, o almeno poteva svilupparsi in quella direzione, e siamo stati subito smentiti).

La regista Bier, ci dice anche che ognuno di noi senza volerlo può creare violenza a se stesso, che si ripercuote innanzitutto contro e può far male agli altri. Gli attori sono molto bravi e il bel ragazzino violento mette davvero paura. Infine permetteteci di sottolineare l’amore che abbiamo per questo film che merita maggior successo di pubblico e critica in quanto si dovrebbe vederlo solo per le parole che il medico dice a Christian – Noi viviamo con un velo sugli occhipoi quando una persona cara muore, il velo si toglie ed è a questo punto che si vede la morte in direttapoicol passare del tempo il velo ricade di nuovo sui nostri occhi e la vita continua con il ricordo che ci ha lasciato!

Il racconto del Dottor. Giuseppe Villarusso di Emergency

dibattito_con_emergency_a_mola__foto_8_webPrima di vedere la proiezione del Film (Hævnen) si è parlato di volontariato e dell’esperienza quotidiana di Emergency. La giornalista di Antenna Sud Annamaria Minunno ha dialogato con il dottor Villarusso, che attualmente ricopre l’incarico di Coordinatore gruppi del Sud Italia, oltre che essere membro Consiglio direttivo Emergency, lui ha lavorato per molto tempo in Afganistan.

Il dottor Villarusso ha voluto ringraziare i volontari che attraverso i loro 3000 gruppi territoriali sparsi su tutto il territorio nazionale, attraverso i famosi banchetti e iniziative personali, permettono alla sua organizzazione di poter continuardibattito_con_emergency_a_mola__foto_1_webe a raccogliere fondi per le numerose iniziative a carattere umanitario che sono in corso e che stanno per partire nei prossimi mesi, non ricevendo nessun contributo in denaro dallo Stato Italiano, essendo una O.N.G. (organizzazione non governativa).

Dopo aver soccorso i civili e le popolazioni colpite dalla guerra – ha proseguito lo stesso Villarusso – con  i nostri ospedali da campo, che curano gente di tutte le etnie e religioni senza distinzioni. Abbiamo deciso di veicolare i nostri progetti di aiuto anche verso gli immigrati, gli emigranti e i dibattito_con_emergency_a_mola__foto_9__webnostri concittadini Italiani anziani, infatti abbiamo costruito il primo poliambulatorio sanitario all’avanguardia e completamente gratuito in Veneto a Porto Marghera e da qualche mese è in funzione quello nuovo di Palermo, che offre servizi socio sanitari sia agli extracomunitari che ai nostri anziani concittadini, che per gli alti costi di servizio non posso utilizzare le prestazioni specialistiche del nostro Sistema Sanitario nazionale.

Quest’anno è stato lanciato anche il servizio sanitario polifunzionale migrante, ci sono due pullman nuovissimi attrezzati e trasformati in postazioni sanitarie mobili che seguono gli emigranti (connazionali manovali in agricoltura) che girano ldibattito_con_emergency_a_mola__foto_3_web’Italia  in base alle stagioni e alle colture che si devono raccogliere, in questo periodo entrambi i presidi sanitari mobili sono presenti in Capitanata per aiutare coloro che raccolgono i pomodori in turni di lavoro di 10/12 ore con paghe bassissime 3,00 €/h, la cosiddetta schiavitù del XII secolo.

Come è cosa logica il Dottor Villarusso ha voluto lanciare il suo appello per la liberazione di un operatore di EMERGENCY Francesco Azzarà che il14 agosto, alle ore 17.00 locali, è stato prelevato a Nyala, capitale del sud Darfur, mentre si trovava in auto diretto verso l’aeroporto della città. E’ alla sua seconda missione a Nyala come logista del Centro pediatrico che EMERGENCY ha aperto in città nel luglio del 2010.

Come avviene sempre in questi casi un team di EMERGENCY sta seguendo gli sviluppi della situazione ed è in costante contatto con la famiglia, le autorità sudanesi e quelle italiane, per ottenerne la dibattito_con_emergency_a_mola__foto_5_webliberazione, essendo innocente e stava svolgendo solo il suo quotidiano lavoro al servizio dei deboli, degli ammalati e dei bisognosi.

Infine lo stesso Coordinatore dei gruppi territoriali del Sud Italia di Emergency, ha lanciato un appello alle persone buone e oneste che vivono sui nostri territori, affinchè entrano anche loro, in questa grande famiglia fondata da Gino Strada, perché si ha bisogno dell’aiuto di tutti per cambiare il sistema e il destino del Mondo, e renderlo più giusto ed equo verso tutti, non basta solo donare qualche € per migliorare il destino di questo mondo che si dimostra crudele e violento contro tutti, ogni giorno e solo con dibattito_con_emergency_a_mola__foto_12__webl’impegno di tutti potrà essere cambiato in modo definitivo facendo trionfare la Pace.

Questa manifestazione di carattere culturale col fine sociale creata a Mola merita di ricevere maggior attenzione e di crescere nel corso dei prossimi anni, essendo un modo bello e sapiente di miscelare insieme cultura e solidarietà, un’unione che può creare miglioramento e crescita socioculturale, che sembra dalle nostre parti sia diventata una vera e propria chimera, dimostrando come con pochi fondi e grande disponibilità e collaborazione si riesca a creare un evento estivo interessante con fini nobili e lusinghieri, da continuare negli anni.

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