DISTILLERIA: STRAGE SFIORATA RACCONTATA DAI PRESENTI-foto-
Non i soliti giornalisti ma gli avventori, resi loro malgrado protagonisti di una tragedia vissuta in prima persona, hanno scritto questa pagina di “cronaca locale” per narrare quanto accaduto durante la Fiera di Santa Sofia presso la Distilleria Cassano.
Sabato, 17 settembre, Pino G. è alla guida del carro trainato dalla cavalla “incriminata”, una bestia tranquilla, sul posto da tre ore, pronta a farsi accarezzare da chiunque.
L’audio è molto alto, è stato necessario aumentarlo per amplificare la voce del presentatore e sovrastare il chiacchierio e i rumori.
Conclusa la presentazione dello spettacolo, la musica “sparata” al massimo dagli altoparlanti getta nel panico la povera bestia, già provata da troppe attenzioni, non ultima quella del “tocco” del frustino sui garretti da parte di un ragazzino sfuggito all’attenzione della sua mamma.
La cavalla fino a pochi istanti prima docile e mansueta si imbizzarrisce, scalpita e si lancia in corsa verso il pubblico, distante poco più di dieci metri.
Alcuni riescono a scansarsi, altri sono di spalle e perdono istanti preziosi prima di rendersi conto del pericolo. Tutto avviene così velocemente da non avere quasi il tempo di reagire.
Il cocchiere tenta disperatamente di fermare l’animale, aziona il freno del carro ma inutilmente. Egli stesso perde l’equilibrio, cade e viene travolto dal mezzo, riportando fortunatamente solo ecchimosi e ferite.
Le urla di avvertimento lanciate dal carro privo di controllo hanno allertato i presenti e di certo salvato più di una persona.
Una ragazza investita dal calesse, accompagnata da un suo amico al pronto soccorso, si è ritrovata con una frattura alla tibia, su cui era “passata” una delle ruote. Poteva andare molto peggio se qualcuno non l’avesse “tirata” via dalla traiettoria.
Le due ambulanze sono giunte dopo circa mezzora, non erano presenti né la Croce Rossa né Gioia Soccorso, assenti anche i vigili urbani.
Le due ambulanze con a bordo Pino G. e tre bambini si sono dirette all’ospedale Miulli. L’uomo dopo aver fatto i raggi è stato rimandato a casa senza neanche vedersi medicare per bene le ferite, con la motivazione che non c’erano medici in reparto. Una delle bambine ha riportato una lussazione alla spalla e una frattura al polso, un’altra un trauma. La piccola Giulia è stata portata al pronto soccorso dai suoi genitori ed ancor oggi, in preda al dolore e ad una forte contusione, non riesce a camminare.
Descrizioni raccapriccianti da parte di chi ha assistito all’incidente: il carro e la cavalla hanno travolto anche persone di spalle, facendo volare in aria le transenne. Alcuni bambini sono letteralmente scomparsi sotto l’enorme carro, tra pianti e grida e solo miracolosamente salvi, stante la dinamica. Una bambina che si era scorticata le gambe per la caduta, ma era lei a consolare la madre dicendo che stava bene. Un amico é stato preso in pieno dal petto del cavallo, ma un signore lo ha tirato facendolo cadere lateralmente, altrimenti sarebbe stato travolto dal carro, che non aveva le classiche ruote in legno, ma ruote da camion.
L’intervento dei carabinieri, sollecitato telefonicamente da alcuni presenti, pare non sia avvenuto. A detta di un genitore, in preda all’ansia, nessuna risposta è pervenuta alla sua chiamata telefonica.
Sempre da parte dei presenti più informati, il signor Vito Domenico Resta, presidente della sezione dei cavalli TPR, non è stato supportato nell’organizzazione dagli uffici comunali competenti, lo stesso evento pare sia stato organizzato in tutta fretta e contemporaneamente anche ad Altamura, per non perdere i fondi regionali stanziati per la manifestazione, obbligatoriamente da tenersi entro settembre.