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PIERO LONGO COMUNICA AZZERAMENTO GIUNTA-foto-

azzeramento-giunta-sindaco-

azzerata-giunta-longo-pubbIn una pseudo conferenza stampa, affollata sì, ma dai soli consiglieri di maggioranza e dai componenti il proprio entourage, la stampa era presente solo con tre rappresentanti (di cui uno valeva sicuramente per tre), comunicata telefonicamente (almeno per il sottoscritto) alle 16.30 circa, indetta per le ore 18.30, ma iniziata alle 19.15, il sindaco Piero Longo ha comunicato ai presenti l’azzeramento della Giunta.

Una notizia non notizia, questa è stata la prima sensazione, nel senso che tutti gli addetti non sono sembrati poi così sorpresi nell’apprendere la drastica decisione direttamente dalla bocca del sindaco. Una decisione determinata, si è detto, azzerata-giunta-longo2non già dalla volontà di Piero Longo di dare una scossa alla situazione senza via di uscita in cui si era infilata la sua maggioranza ma – si badi bene – “dalla volontà degli stessi assessori che concordemente hanno rimesso nelle mani del sindaco, e quindi a disposizione del consiglio comunale, il loro mandato”. E questo perché “si sono resi conto che era inutile continuare a tirare a campare senza risolvere i problemi della città”.

Un azzeramento a cui si cercherà di trovare una soluzione “tra una decina di giorni, cinque, sei al massimo, in cui coinvolgere non solo i consiglieri di maggioranza ma anche quelli di azzeramento-giunta-sindaco3opposizione, magari sottoponendo loro e sottoscrivendo con loro un documento programmatico da presentare ufficialmente alla città”. Voci di corridoio danno per scontato l’assegnazione di 5 dei 7 assessorati alla maggioranza mentre 2 resteranno a disposizione del sindaco, da utilizzare nei momenti di bisogno, magari da “scambiare” con la minoranza.

Una soluzione neanche troppo celata in sede di conferenza stampa, soprattutto quando Piero Longo ha fatto riferimento al recente accordo stipulato tra l’UDC e La Puglia prima di tutto, che, a loro volta, non hanno disdegnato una azzeramento-giunta-sindacoeventuale convergenza di intenti da sancire, “per il bene del paese e dei gioiesi con una condivisione di progetti troppo importanti per la città e per i servizi ai cittadini”.

Condividere – ha detto il sindaco – tutto quello che si può condividere, per scongiurare il pericolo Commissario, perché sarebbe una sconfitta per la città. Il Commissario sarebbe un problema per la città, perché è un burocrate. Mentre noi dobbiamo sottoscrivere un patto di responsabilità, con e per la città, con un accordo sulle priorità”.

Priorità ovviamente ben evidenziate e azzerata-giunta-longo6rimarcate che vanno dalle cose da fare che bollono in pentola, dal milione di euro per il ponte ferroviario, al milione e 200 mila euro da utilizzare per la zona artigianale, al bando per il centro cottura e centro diurno per minori ed anziani, che partiranno a breve, al PUG, alla SPES (obiettivo appetibile da molti se si considera che sono stati azzerati tutti gli organi politici interni), al Centro Intermodale, all’area mercatale, al fascio ferroviario.

Nonostante tutto – ha sostenuto il sindaco – ad oggi abbiamo raggiunto il 70% degli obiettivi inseriti nel programma elettorale, ed è nostro dovere portare a termine tutte le altre iniziative. azzerata-giunta-longo1Abbiamo avuto dei problemi all’interno della maggioranza ma, poiché non siamo in una caserma, tutto si può risolvere, soprattutto nei momenti di difficoltà, in cui è nostro dovere rimboccarci le maniche per l’interesse della comunità”.

Mi dispiace – ha detto ad un certo punto riferendosi al consigliere Mastrovitoaver perso un pezzo della maggioranza proprio quando si stavano per raccogliere i frutti del suo lavoro. E’ di questi giorni la notizia che una grande sigla nazionale e grossi imprenditori sarebbero interessati ad un’area 10 volte più grande quella della Distilleria da utilizzare come piastra commerciale, una grossa occasione per far crescere la città”.

azzerata-giunta-longo8Tra le risposte ad alcune domande formulate dal sottoscritto, spicca la sua ammissione di colpevolezza nel non aver azzerato prima la giunta, “sì, lo potevamo fare prima – è stata la sua risposta – ma non ha importanza, meglio tardi che mai, mi assumo le mie responsabilità, ma se non ci sarà la condivisione che chiediamo, andremo comunque avanti per la nostra strada”.

Una strada, considerando quanto detto anche questa volta, sicuramente impervia e non immune da ostacoli. A parte il suo mea culpa, l’elenco dei progetti in addivenire e quelli futuribili o futuristici, del programma più o meno completato, della sua volontà di migliorare, dalle sue parole azzerata-giunta-longo9non è scaturito nulla di veramente nuovo per risolvere il caos politico ed amministrativo in cui langue la sua maggioranza e di conseguenza l’intera città.

Questo suo estremo gesto, fatto passare per altruismo degli assessori, altro non è che un ulteriore tentativo di rimettere su la barca, ormai stracolma di acqua, con l’unica chance ormai a sua disposizione, come quella di strizzare l’occhio a quella parte della minoranza più sensibile alle lusinghe dipiero_longo_accigliato una partecipazione alla “gestione” diretta della cosa pubblica, o a quei consiglieri che chiedevano la testa degli assessori.

E per farlo non era necessario dare le sue dimissioni, con il serio rischio che qualcuno potesse accettarle e decretare la sua prematura fine (politica), ma bastavano semplicemente quelle dei componenti la giunta, che in qualche modo, forse, potranno continuare a garantirgli di arrivare, anche se con fatica, alla fine del mandato, il suo.

Scatti fotografici a cura di Flaviano D’Erasmo che si ringrazia per la collaborazione.

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