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BORSE DI STUDIO PER 7500 EURO REGALATE ALLA LUM

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piero_longoE’ del 21 settembre il bando di concorso proposto dal Dirigente del Terzo Settore e firmato dal sindaco Piero Longo per conferire “n. 2 borse di studio riservate a studenti gioiesi iscritti presso la LUM – Libera Università Mediterranea “Jean Monnet” per l’ Anno Accademico 2011/2012”.

Un sussidio destinato “all’incentivazione ed al sostegno, della frequenza universitaria degli studenti, iscritti ai corsi di laurea, di primo livello, cittadini del Comune di Gioia del Colle, capaci e meritori, sulla base dei parametri “ISEE” e del merito. Le borse di studio saranno concesse, dopo l’esame da parte di una apposita Commissione della documentazione presentata dai candidati”.

“I beneficiari di ciascuna borsa di studio – recita il bando – hanno diritto all’esonero totale delle tasse e dai contributi universitari, per l’anno di immatricolazione con il rimborso di quanto eventualmente già vlions-lum-relatoriersato, che sarà effettuato d’ufficio”.

Scadenza per la presentazione della domanda da presentarsi presso la Segreteria del Sindaco: 20 ottobre 2011.

Precede il bando delle due borse di studio erogate dal Comune e non, come il buon senso detterebbe, dalla LUM, che – va sottolineato – utilizza la Distilleria Cassano senza versare un centesimo di fitto alle casse comunali per gentile concessione dell’attuale amministrazione, un corso riservato ai dipendenti comunali.

Tra l’altro, per logica, coloro che possono permettersi di frequentare una qualsiasi università privata sono notoriamente più che benestanti o – se accedono a università di serie B – benestanti non particolarmente “brillanti” negli studi e magari anche dotati di modelli ISEE da poveri cristi (essendo spesso i genitori annoverati tra liberi professionisti o imprenditori con redditi da terzo mondo, nonostante Mercedes e Ferrari).

lions-lum-pubblico2Ben più sensato e significativo sarebbe stato offrire sì borse di studio, ma a figli di proletari e studenti lavoratori che nelle università pubbliche si impegnano e non poco, viaggiando in autobus, alzandosi all’alba e pranzando con un panino portato da casa, perché la mensa costa di più. E ce ne sono centinaia…!

Per la serie “Do ut desla comunità non solo pagherà le rette ai due fortunati universitari selezionati da “apposita Commissione” – ne siamo certi – composta da “integerrimi” funzionari (l’ironia è d’obbligo in questi casi e dati i precedenti), ma avrà la gioia di vedere ancor più “formatii dipendenti comunali, impegnati (sempre da convenzione con la Lum, questa volta a sue spese) in corsi dai titoli roboanti.

corsi-di-formazione“Profili dell’evoluzione dei rapporti fra cittadino e pubbliche amministrazioni”, “Il diritto di accesso ai documenti amministrativi”, “La pianificazione urbanistica generale”, “Gli strumenti urbanistici attuativi”, “Il regime dei titoli edilizi”, “I reati urbanistico-edilizi” (su questo tema – da scommetterci – dirigenti, funzionari e dipendenti dell’UTC potrebbero dar lezioni pratiche a qualunque professore universitario), “Lo sfruttamento delle energie rinnovabili”, “L’indizione della gara. Le procedure di scelta del contraente ed i criteri di selezione delle offerte” (altro settore a rischio di denunce), “Le responsabilità dei dipendenti pubblici” (se le hanno, le tengono ben nascoste), “Le funzioni di polizia municipale” (evidentemente o le “amnesie” sono tra le cause di servizio più comuni tra i vigili urbani, o non sanno ancora quali sono le funzioni da espletare, nonostante gli anni di servizio).

vigili_gMa quel che lascia basiti è che tra i relatori troviamo Stefano Donati, Comandante della Polizia Municipale di Bari, il quale formerà sulla disciplina del commercio.

E il dottor Filippo Ferrante, comandante dei vigili gioiesi che farà… il discente? A dirla tutta, tenendo presente i temi trattati nei 22 corsi (citati solo in parte per non tediare ulteriormente i lettori che potranno soddisfare ogni curiosità leggendo il calendario pubblicato sul sito del Comune), parrebbe che negli uffici comunali ci siano così tali e tanti incompetenti da dover ripartire dall’ABC di ogni singola disciplina legata al pubblico impiego, altro che alta specializzazione… qui siamo a livelli di scuola dell’infanzia (senza voler recare offesa agli scolari!).

lions-lum-ppE stiamo parlando di ben 22 pomeriggi dal 13 ottobre 2011 al 31 gennaio 2012 (dalle 15 alle 19) in cui i dipendenti che lo vorranno potranno liberamente accedere ai corsi (con permessi di studio?).

Vi sono due corsi, però, che ancora non abbiamo trovato nell’offerta formativa della LUM e che suggeriamo vivamente ai formatori di organizzare: “Come contrastare il malcostume del clientelismo” e “Risparmio della spesa pubblica: IL FITTO DEI BENI PUBBLICI LO PAGANO ANCHE GLI AMICI DEGLI AMMINISTRATORI”.

E con quel fitto si potrebbero erogare tante borse di studio VERE da far concorrenza all’EDISU! Proposta alternativa: trasformiamo la Distilleria Cassano in Casa dello studente e rimandiamo al Baricentro le lobby della LUM!

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