BORSE DI STUDIO LUM – RETTIFICA
A seguito di precisazioni pervenute dal dottor Pino D’Aprile in merito al bando di concorso emanato dal Comune per l’assegnazione di due borse di studio a studenti della Lum, (disponibile a fine pagina), e a quanto riportato nell’articolo “Borse di studio per 7.500 euro regalati alla Lum” a firma di Marida Falcone (http://www.gioianet.it/politica/3470-borse-di-studio-per-7500-euro-regalate-alla-lum-.html), si informano i lettori che, pur se non evidenziato nel bando, da nota del rettore Prof. Emanuele Degennaro del 13/11/2008 è “al vaglio del Consiglio di Amministrazione la possibilità di concedere 1–2 borse di studio finalizzate alla frequenza gratuita dei corsi di laurea della Lum da destinarsi a giovani studenti gioiesi appartenenti a famiglie economicamente disagiate, distintisi per meriti particolari di studio presso le scuole secondarie del territorio” e quindi tali borse di studio non risultano essere mai state a carico del Comune.
Si ricorda, inoltre, che da convenzione n. 237 del 05/11/2008 la Lum pone a disposizione delle attività proposte dall’amministrazione, per 30 giorni l’anno, l’aula magna della distilleria e la struttura potrebbe, pertanto, ospitare mediamente quasi tre eventi al mese.
Segue una nota dell’articolista.
Era mia intenzione, dopo un’attenta lettura del bando, sottolineare proprio l’incongruenza della concessione di borse di studio da parte del Comune ad una università privata ospitata gratuitamente in un immobile comunale.
Ringrazio il dottor D’Aprile per aver precisato quanto nel bando non riportato, non c’è, infatti, alcun riferimento all’assunzione da parte della Lum dei costi di immatricolazione, dando evidentemente per scontato che a tutti fossero noti i termini della convenzione, o – mi si perdoni “l’impertinenza” – forse per far fare bella figura al Comune, con i soldi degli altri.
Un’informazione è “corretta” se le fonti per prime lo sono e soprattutto se sono a disposizione della città e di coloro che “informano”, sia per hobby, ed è il mio caso, sia per professione.
Non ho trovato traccia nel sito comunale della convenzione e forse, insieme ad altri atti fondamentali per informare sulle attività amministrative, andrebbe pubblicata, per non incorrere in errate interpretazioni di pessime “scritture”.
Una svista, e di questo mi scuso personalmente, è nel titolo del corso che terrà il capo della polizia municipale di Bari, dott. Donati, il quale “formerà” i dipendenti sulle funzioni della polizia municipale e non sulla disciplina del commercio.
Concludo scusandomi con la redazione per i disagi arrecati dalla pubblicazione del mio articolo.
Marida Falcone