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BRADASCIO SCRIVE A LONGO, “SONO DISPONIBILE, MA….”

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tommaso bradascioTommaso Bradascio ha deciso finalmente da che parte stare. E lo ha fatto con una semplice lettera, indirizzata al sindaco Piero Longo, in cui nel confermare le nostre anticipazioni circa una sua disponibilità a dargli una mano nel “portare avanti un programma di fine mandato”, ma “per l’esclusivo interesse della città”, sottolinea la difficoltà nel portare avanti questo suo progetto. Tanto da condizionare il suo aiuto alla sottoscrizione di “20 punti programmatici” puntualmente evidenziati a margine della stessa missiva.

“E’ stata una decisione sofferta – ci tiene a sostenere il consigliere Bradascio-, che non voleva e non vuol dire da parte mia entrare in maggioranza, ma rispondere con senso di responsabilità alle preoccupazioni dei cittadini gioiesi che continuano a non capire quali interessi sono in gioco per le continue frammentazioni all’interno della maggioranza ridotta ormai ai minpiero longo pensierosoimi termini”.

“Ed è alla luce di queste considerazioni che – continua Tommaso – ho sottolineato al sindaco che l’invito alla costituzione di un fronte di responsabilità civica per venire incontro alle esigenze dei cittadini che chiedono in primis la risoluzione dei più urgenti problemi della città poteva essere da parte mia accettato e condiviso solo se c’erano le condizioni di una stabilità politica di fine legislatura”.

“Infatti, gli ho evidenziato che la litigiosità, i personalismi e la conflittualità interna alla sua maggioranza persistono a tal punto da non consentire la governabilità di questa città. Ragioni che mi hanno convinto a dare la mia disponibilità alla soluzione dei problemi della città, ma allo stesso tempo, stante l’assenza di una maggioranza indispensabile per salvare una barca ormai affondata,consiglio maggioranza a consigliargli di riconfermare le sue dimissioni, magari spiegando per davvero le vere ragioni di questo fallimento”.

In sintesi Bradascio, per il bene della città, accetta l’offerta ricevuta dal sindaco Piero Longo di aiutarlo a sostenere la baracca, ma non garantisce, giustamente, il raggiungimento dei numeri in aula, che è ben altra cosa. Una baracca la cui solidità sarà messa a dura prova (non quella del nove ma dei voti favorevoli) già da questa sera in sede di Consiglio Comunale. Reggerà? E il sindaco, confermerà le sue dimissioni?

 

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