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STUDENTI E LEGALITÁ: INCONTRO CON I SINDACATI

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Dalla-Cgil-guerra-al-caporaMercoledì 19 ottobre 2011, nell’ambito del PON C3 “Legalità nel mondo del lavoro”, gli alunni della scuola media “E. Carano”, hanno incontrato presso l’auditorium della scuola, i rappresentanti sindacali dei settori agricoltura industria ed edilizia per discutere di legalità e lavoro.

L’incontro è stato coronato dalla presenza giorgio-gasparre-racconta-cdel Preside dell’istituto Prof. Giovanni Stano e dal prof. Giorgio Gasparre; il pubblico invece rappresentato dagli alunni e dai professori che hanno interagito con gli ospiti.

Le domande cardini del dibattito sono state le seguenti: Quali le regole da seguire per evitare sfruttamento e incidenti sul lavoro? Com’è la situazione in Puglia? Il caporalato esiste ancora?

Le risposte in merito sono state abbastanza esaustive e nello stesso tempo abbastanza semplici, improntate tutte su immigrati in attesaregole di vita e convivenza civile tra le persone.

In generale “Il principio di legalità afferma che tutti sono tenuti ad agire secondo la legge. Tale principio ammette che il potere venga esercitato in modo discrezionale, ma non in modo arbitrario”. Purtroppo però i facili guadagni e la sempre più crescente disoccupazione, prestano il fianco a tali loschi individui i quali deviano da tale principio a scapito dell’intera popolazione, a danno così di quei cittadini onesti che pagano le tasse non evadendo il fisco.

caporalato-campagneCome se non bastasse, la Puglia detiene il maggiore primato per il caporalato soprattutto nella zona del foggiano leader per la produzione di pomodoro e in maniera più diffusa il settore dell’edilizia rappresentato dal Sig. Vanni Nicastri, il quale riferisce con molta tristezza che la situazione è allarmante e lo sfruttamento è molto forte, con salari miseri e nessuna o non adeguata tutela della salute dei lavoratori spesso privati delle misure antinfortunistiche necessarie allo svolgimento del lavoro.

La denuncia di tutti i cittadini onesti e consapevoli di situazioni illecite, potrebbe garantire un lavoro più sicuro e ridurre così il numero di morti sul lavoro.

 

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