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MANIFESTI A PIOGGIA, E IL VENTO ACRE DELLA SATIRA

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manifesti-selvaggi-comuneChe Gioia venga “inondata” di manifesti, in particolare nei momenti critici della vita politica, è prevedibile, che si continui a perseverare anche quando i conti della tipografia non sono più a carico delle casse comunali, è perlomeno insolito, a meno che siano “omaggi” dovuti.

E’ pur vero che per tanti professionisti della comunicazione commerciale e politica, il “manifesto”, antesignano concorrente di facebook, conserva il suo fascino.

Vogliamo paragonare i colori, la grafica, il look sfrontato, pacchiano e impudente, i grassetti, gli slogan e soprattutto la “posizione” strategica, (quasi da kamasutra) di taluni manifesti, ai più sobri comunicati in web?

Sui contenuti – su cui ben più di umanifesti-politici-post-lonn pamphlet (termine caro a Piero Longo) si potrebbe scrivere – stendiamo un velo pietoso!

Dai “GRAZIE!” accorati tra intimi del PDL alle accuse su questioni cimiteriali “IL SINDACO a casa, il CIMITERO ad un privato (restando in tema di dipartite) piazzati ovunque, persino tra due pali sotto il Comune e sotto il naso dei vigili urbani senza che nessuno muovesse un dito per strappare tali scempi per più di due settimane, ed ancora “FINISCE la breve stagione (mica tanto, tre anni sono tre anni!) della Giunta Longo”, firmato PD con un inquietante e fini-poviano rimando a “CittàFutura”.

Ma l’oscar dell’inventiva va ai giovani di destra con il loro “TRADITORI”, con tanto di “mezzi busti” ed al posto di foto o nomi (tocco di classe!) i “voti” grazie a cui i “traditori” sono stati eletti (112+142+297 = 551 su 9.000), per poi tradire il loro elettorato di destra.

A questa infioremanifesti-selvaggi-destrascenza non sempre legalmente posizionata, condita da proclami in comizio e non, i gioiesi assistono attoniti.

Ma ancor più lo saranno nello scoprire che il loro ex sindaco e i suoi fedelissimi consiglieri ed assessori a breve stazioneranno nello stabile di fronte al Comune per meglio seguire le sorti del Palazzo commissariato (con buona pace degli impiegati che dopo l’attacco diretto nel chiostro si sentirannoosservati speciali” nel corso delle incursioni mattutine verso bar e panifici).

Se la stagione della giunta Longo è ormai finita e i suoi giannizzeri non pensano di ricandidarsi pur volendo mettere al servizio della politica la loro esperienza (?!?!) – tanto è dato leggere tra le dichiarazioni rilasciate ad altra stampa – cosa aspettmanifesto-selvaggio-PDarsi ancora?

Un commissariamento (davvero poco probabile anche se auspicabile) anche dell’informazione? Il fallimento o la cassa integrazione per le tipografie non più irrorate da piogge informative? Crisi di nervi e di astinenza da potere politico, logorato al pari dei manifesti lasciati al sole e sotto le intemperie senza essere ricoperti?

Ma no! A breve ai gioiesi toccherà sorbirsi teatrini da “agorà” con attori da avanspettacolo, dirette TV e interviste concordate a tavolino per far fare bella o brutta figura, a seconda degli accordi intercorsi, a futuri (senior e junior) aspiranti politicanti.

Professor Marvulli, lei che è un talent scout per gli artisti del cabaret, se li porti tutti alla Cantina, li lasci fermentare nei tini e prima delle elezioni li metta in botte con i sigilli. Dovesse disperdersi insieme al tasso alcolico anche lo “spirito” dei nostri eroi, sempre pronti a minacciar querele e incapaci di sorridere quando soffia il vento acre della satira!

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