LA ROTONDA DI GIÚ ALLE CROCI NON C’É PIÚ-foto
Alla fine hanno vinto loro, gli automobilisti, e non poteva essere diversamente. Quella sottospecie mal riuscita di una rotatoria, da questa mattina non esiste più. Finalmente, dopo quasi quattro mesi di prove, è stata smantellata definitivamente. Questa volta non dagli automobilisti indisciplinati, i così chiamati pirata della strada, ma da alcuni operai chiamati per l’occasione dall’Ente comunale, sicuramente dopo aver ricevuto le direttive di uno dei due collaboratori del Commissario Prefettizio.
Era ora, si saranno detti anche tanti residenti che mai hanno digerito la presenza in loco di un’opera così precaria quanto mal riuscita, troppo decentrata, con un raggio d’azione troppo limitato e quindi pericolosa per l’incolumità pubblica. Ne avevamo parlato più volte, evidenziando, nell’ultima, l’esistenza di un documento, tenuto gelosamente nascosto nei cassetti dall’ex assessore al ramo, preparato e sottoscritto da una società che opera nel campo e a cui era stato dato il compito di redigere uno studio di fattibilità. Il risultato, più o meno scontato, non ammetteva repliche, anche sotto l’aspetto normativo si è dimostrato era completamente fuori da ogni parametro e quindi da ritenere non a norma.
Un’opera ritenuta pericolosa anche per i pedoni e quindi bocciata sotto tutti gli aspetti e su tutti i fronti. Fin dall’inizio e per numerose volte si è dovuto intervenire per porre rimedio ai continui danni arrecati dai mezzi in transito, vuoi per la scarsa visibilità della segnaletica in presenza di un intenso flusso veicolare, vuoi per il suo raggio di rotazione troppo stretto o per la contemporanea confluenza di più sbocchi viari, raramente a causa di atti vandalici perpetrati dalla gioventù locale.
Ora che il primo passo è stato fatto bisognerà pensare ad una soluzione più adeguata e consona allo spazio a disposizione per mettere in sicurezza l’intera zona, anche ricorrendo, e perché no, ad inversioni di sensi unici attualmente presenti, o alla utilizzazione di segnaletica orizzontale o a forme diverse di canalizzazione del flusso veicolare.
Una soluzione alternativa e migliorativa a quella preesistente in cui coinvolgere tutti i cittadini, residenti e non, organizzando incontri in loco per dirimere eventuali dubbi seduta stante. Adottare quindi una soluzione il più possibile partecipata, democratica e condivisa, che un domani non dia adito a recriminazioni di sorta.
(Foto a cura di Donato Stoppini)