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GRANDE ENTUSIASMO PER LE POESIE DI MASTROPASQUA-foto

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buttiglione-mastropasquaGiovedì 19 gennaio 2012 è stato ospite a Spazio UnoTre il poeta, medico e maestro di musica (clarinettista) Gianpaolo G. Mastropasqua. Il poeta, nato a Bari, dove attualmente vive, dopo vari anni “migranti” tra nord Italia, Spagna, e Santeramo in Colle.

La serata è stata organizzata da: Fortunato Buttiglione, Giorgio Gasparre, Giacomo Leronni e Filippo Paradiso che si occupano di promuovere eventi culturali, il cui scopo è portare alla ribalta artisti noti e meno noti creando occasioni di visibilità e confronto con il pubblico. 

mastropasqua spazio unotreSpazio UnoTre, luogo messo gentilmente a disposizione dall’artista Mario Pugliese, è stato definito dallo stesso Mastropasqua “spazio dove ogni centimetro è cultura, luogo in cui poesia, arte e musica si fondono creando un linguaggio accessibile a tutti che va al di la delle parole e arriva dritto al cuore”.

Il poeta Mastropasqua, accompagnato dall’interpretazione musicale di Nicola Albano (chitarrista, compositore) e Francesca Lanzolla (cantante) ha deliziato il pubblico presente, leggendo con la sua voce melodiosa, profonda e penetrante, alcune poesie tratte dalle sue opere “Silenzio con variazioni”, “Andante nei mastropasqua-trioframmenti perduti” (pubblicate per l’editore Lieto Colle) e “Viaggio selvatico”.

L’autore, inoltre, ha rallegrato gli spettatori recitando con toni appassionati e incalzanti alcune sue poesie in lingua spagnola (nate dal suo soggiorno in Spagna),  proiettando, a detta di una spettatrice, i presenti nell’atmosfera passionale e ardente tipica di questi luoghi.

Gianpaolo G. Mastropasqua ha soli 33 anni ma è già un poeta affermato e riconosciuto, scherzando afferma: “oggi i ragazzi pensano che i poeti siano tutti morti, sorge inevitabile la domanda:  perché il ruolo mastropasqua-lanzolladella poesia è morto?”.

La poesia – continua l’autore – crea una coscienza critica negli uomini ed è proprio per questo motivo che è relegata ai margini della società, perché si attribuisce più importanza all’avere piuttosto che all’essere e lo stesso uomo finisce per diventare un “prodotto” della società e non un soggetto pensante”.

La serata si è conclusa nell’entusiasmo generale, grazie ad un poeta che attraverso la sua poesia ha saputo far breccia nell’animo degli invitati.

(Scatti fotografici a cura di Aldo Liuzzi, che ringraziamo per la collaborazione)

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