SCUOLA “MAZZINI”: RIPARTE “BIBLIOVAGANDO CON…”
Una “divina avventura”: bambini, docenti, genitori uniti da … Dante Alighieri. Ripercorrere le tappe della “Comedìa” con bambini della scuola primaria non è certo impresa facile, sia per la complessità e la distanza storica del linguaggio dell’opera in questione sia per l’oggettiva difficoltà di semplificarne i contenuti e renderli accessibili a bambini dai sei ai dieci anni senza per questo banalizzarli o, peggio ancora, cadere (forse sarebbe il caso di dire “scadere”) in pericolose quanto inutili forme di precocismo.
Ancora una volta, però, l’entusiasmo e le pressanti richieste pervenute dai discenti, che da quattro anni sono protagonisti attivi del Progetto Lettura “Bibliovagando con …” , hanno spinto le docenti del Circolo Didattico “MAZZINI”, sostenute dal D.S. prof. Antonio Pavone, ad avventurarsi in questa nuova, ardua e al contempo esaltante esperienza.
Ma come ancorare un’opera così “impegnativa” ai temi del POF della nostra Istituzione Scolastica che, per il corrente anno scolastico, fa riferimento ai valori del rispetto dell’uomo, dell’ambiente, della legalità, dell’uguaglianza, dell’amore solidale e, soprattutto, al sapersi orientare tra le regole?
Lo staff di progetto si è subito messo all’opera e, grazie ad un empatico e consolidato senso di collaborazione professionale, le idee hanno immediatamente lasciato il posto a concreti percorsi didattici.
Quale guida migliore di Virgilio avrebbe potuto aiutare i piccoli discenti della classe 1^ A a ritrovare la “diritta via” troppo spesso smarrita nella “selva oscura” delle marachelle e delle monellerie tipiche di bambini di quest’età?
Quale personaggio se non quello di Ciacco per parlare di corretta alimentazione agli scolari della calsse 2^ B?
E come non pensare ad ecosistemi e a percorsi di educazione ambientale con i bambini di 3^ C, se non attraverso la studio della “selva oscura” (questa volta intesa nel senso letterale della parola e non più metaforico!) e dell’incontro con le tre fiere?
Per i ragazzi delle classi 4^ A-B l’orientarsi tra i Diritti del Fanciullo, e in particolare nel diritto all’istruzione, ha trovato una guida d’eccezione nel già noto Ulisse, quest’anno ovviamente quello dantesco, e nei celeberrimi versi del XXVI canto dell’Inferno: “Cosiderate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza ….”.
Ancora più approfondito, infine, l’impegno profuso dagli alunni delle classi 5^ A-B che, attraverso una selezione antologica di passi e personaggi, hanno analizzato le tre Cantiche, soffermandosi su tematiche di natura squisitamente sociale, accompagnati anche dai più grandi compagni di viaggio dell’ITIS “Galilei”.
Come rendere ancor più avvincente e “tridimensionalmente visibile” un’opera così complessa? La risposta all’interrogativo non si è fatta attendere: l’affiatatissimo gruppo di mamme che, con straordinaria pazienza ed eccezionale senso di abnegazione ormai da quattro anni è parte integrante del Progetto, a cui annualmente si aggiungono nuove preziose risorse, non ha esitato a mettersi a disposizione costruendo e dando vita, con i più disparati materiali, a personaggi, gironi, strutture …
Il risultato? Un enorme, straordinario, originalissimo libro-scenografia che risucchia, proprio come in un vortice dantesco, e coinvolge visivamente, ma soprattutto emotivamente, chiunque abbia l’opportunità di sfogliarlo.
Ancora una volta mamme come Ella, Angela C., Angela V., Anna Maria, Isa, Dora della 4^A-B, Tonia della 3^C, sotto la preziosa direzione artistica di mamma Lea della 1^A hanno saputo stupire docenti e discenti con i loro “effetti speciali”: perizia artistica, originalità, fantasia, disponibilità, dedizione, costanza, senso di appartenenza all’istituzione scolastica …
Insomma il miglior esempio di sinergica collaborazione tra due importantissime ed insostituibili agenzie educative, la scuola e la famiglia, che solo se riescono a guardare nella stessa direzione riescono a far fiorire quanto di più importante ci sia: i nostri bambini. Anche perchè, per dirla con il sommo poeta, è bene ricordare che: “Tre cose ci sono rimaste del paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”.
(Lo staff di progetto)