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Cronaca

VERDE PUBBLICO, LE ZONE DIMENTICATE-foto

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giardino-discarica-rifiutiPotrà sembrare strano ma la manutenzione del verde pubblico, da informazioni assunte presso la SPES Gioia, non può essere effettuata su tutto il territorio gioiese, come normalità vorrebbe. Ci è stato riferito che fin dal 2007, anno in cui l’ex sindaco Vito Mastrovito assegnò il servizio alla Spes, ci sono zone che non risulta siano mai state inserite nella convenzione a suo tempo stipulata tra l’Ente e la società aggiudicataria.

Una convenzione, da allora, mai aggiornata sia in termini di aeree di competenza, nonostante la nascita di nuovi quartieri in gran parte della città, che di compensi dovuti, anch’essi fermi ai 120 mila euro stabiliti in quella circostanza, sebbene nel frattempo un altro ex sindaco, Piero Longo, abbia quasi “imposto” alla Società di giardino-discarica-alberistabilizzare i quattro Lavoratori Socialmente Utili che fino ad allora operavano per conto del comune. Operai che oltre alla stabilizzazione, avvenuta con assunzione a tempo indeterminato, hanno visto il loro contratto portato da 24 a 36 ore settimanali.

Una situazione incresciosa che continua a determinare un evidente disservizio, oltre che una disparità di trattamento nei confronti di tantissimi cittadini che pur pagano, come tutti gli altri, i dovuti “balzelli” comunali.

E a nulla valgono le proteste elevate nei confronti degli operatori o dei responsabili del servizio costretti ad osservare un contratto in cui dette aree non sono ancora contemplate. Come nel caso delle palazzine IACP (case popolari ex INA Casa) presenti su giardino-discarica-ramivia Noci, a ridosso di Piazza San Filippo Neri, i cui giardini, compresa la stessa piazzetta, un tempo sicuramente molto frequentati da tantissimi bambini residenti e non, risultano oggi un focolaio di germi e batteri oltre che una autentica discarica a cielo aperto, come le immagini allegate testimoniano.

Un giardino che, se ripulito e adornato, potrebbe diventare una autentica oasi verde, un punto di riferimento per la città dove potersi riparare dal sole e dal caldo in piena calura estiva, respirare aria pulita, trascorrere il proprio tempo libero in pieno relax. Tutto ciò allo stato attuale resta un sogno, un miraggio, soprattutto nel convincimento dei residenti costretti, ancora oggi, a vedere lo spettacolo poco edificante in cui versa il loro giardino, o quel che resta di un’area verde in cui insistono numerosi e maestosi alberi di pino, piantati anni or sono e che hanno visto crescere.

giardino-discarica-piazzaAd oggi, infatti, sono ancora in attesa dell’intervento degli operatori del verde della SPES, chiamati più volte ma senza esito, anche per la rimozione di numerose parti proprio di quegli alberi da cui si sono staccate precipitando al suolo, fortunatamente senza conseguenze per nessuno, oltre un mese fa in occasione dell’abbondante nevicata avutasi a febbraio scorso. Alberi che sicuramente necessitano di cure oltre che di controlli periodici sul loro stato di salute e/o stabilità.

Ma anche in questa circostanza non mancano i distinguo. Infatti, ci risulta che altre aree verdi inserite in zone IACP siano regolarmente soggette a manutenzioni, come piazza Don Luigi Sturzo e il giardino Sandro Pertini, adiacente all’ex campo sportivo comunale. Come mai? Perché nessuno interviene affinché queste discrasie, questi inspiegabili vuoti nella manutenzione del verde pubblico abbiano a cessare?

(foto a cura di Donato Stoppini)

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