“L’INTRUSO”, NOVANTA MINUTI DI PURO DIVERTIMENTO-foto
Giovedì 15 marzo il Teatro S. Lucia ha deliziato ancora una volta il suo pubblico con una commedia esilarante: “L’Intruso”.
Lo spettacolo, inserito nella Rassegna di Teatro Popolare “Parli come badi”, iniziativa dalla Croce Rossa Italiana per il Progetto “Teatro/Famiglia”, vede protagonista ancora una volta Nico Salatino. La rappresentazione si sviluppa nella realtà del teatro barese, dove una compagnia, composta dal regista e direttore (Salatino), dal macchinista (Mago Ciccio), dalla donna delle pulizie (Livia Piero) e dal direttore di scena (Pinuccio Lobuono), si trova alle prese con la chiusura del teatro dopo 22 anni di attività poco fortunata.
La vicenda ruoterà attorno alla scoperta del talento di Mago Ciccio nel realizzare sculture con i palloncini, una qualità che gli ha consentito precedentemente di incassare una cospicua somma di denaro che decide di investire per salvare il teatro dal triste destino che gli era stato assegnato. È questo personaggio a dare il nome alla commedia, “l’intruso”, una personalità decisamente fuori dall’ordinario, un po’ ingenuo e sognatore, ma estremamente generoso e lontano dagli ingranaggi messi in moto da una società capitalista, quella con cui tutti noi dobbiamo convivere e alla quale si cerca di sopravvivere.
La compagnia, sotto la direzione di un maestro del cabaret come Salatino, decide di puntare su questa forma di spettacolo per attirare un numero maggiore di spettatori. Il Cabaret è un genere fondamentalmente orientato verso l’intrattenimento, fonde tra loro recitazione, musica e comicità, attingendo ad una fonte che corrisponde alla realtà quotidiana. Nico Salatino non ha fatto altro che “rubare” frammenti delle proprie esperienze di vita e delle problematiche attuali, per poi mostrarne l’aspetto comico.
Ci troviamo dinanzi ad un chiaro esempio di “teatro nel teatro”, sulla scia di Shakespeare e Pirandello, in cui lo spettatore assiste alle difficoltà che il teatro vive oggi, e la scelta di questo spettacolo e quella di portare avanti un teatro diverso, deciso a protestare in favore della cultura.
“L’intruso” ha avuto una risposta del pubblico straordinaria: novanta minuti di puro divertimento grazie ad un teatro della solidarietà che ha deciso di devolvere l’intero importo ricavato all’Associazione Vincenzo Tisci.
(scatti fotografici a cura di Mario Di Giuseppe che si ringrazia per la collaborazione)