“LE RELAZIONI PERICOLOSE” CON CORRADO TEDESCHI
Passione e seduzione, amore e vendetta, intrighi e menzogne, gelosie e tradimenti … È una bollente estate parigina quella della pièce teatrale intitolata ‘Le relazioni pericolose’, andata in scena, martedì 20 marzo, sul palco del teatro comunale ‘Rossini’.
Musical liberamente tratto dal romanzo di Choderlos de Laclos, che ha visto come interpreti i noti Corrado Tedeschi, nel ruolo del visconte di Valmont, uomo famoso in tutta la Francia per aver anteposto a tutto i piaceri della carne; e la bravissima Lorenza Mario nel ruolo di madame di Tourvel, donna dalla grande statura etica e celebre per i suoi sermoni di intangibile moralità. Ed è qui che la sfida per il visconte si fa più interessante: grande è la voglia di conquista, perché madame di Tourvel è una preda complicata, irraggiungibile, e soprattutto trattasi di una dama sposata … ed è proprio l’inviolabilità di quel sacramento che alimenta la sete di possesso.
Regista a tutto tondo la marchesa de Marteuil, una donna senza scrupoli e maestra nei piaceri del letto che regola l’andamento dell’intreccio per attuare la sua vendetta nei confronti di un uomo a lei fedifrago. Vendetta che vedrà la messa in atto della distruzione dell’amore puro e disinteressato che solo due adolescenti sono in grado di provare … “Quel dolce amore che si sogna non finisca mai”, così canta la voce della piccola ragazza.
Tra danzatori scultorei, abili maestri della voce, coreografie date da Alessandro Foglietta, duelli, e costumi meravigliosi a cura delle sorelle Ferroni, si sviluppa una trama a larga tessitura che sembra mettere in scena una partita di scacchi, laddove le pedine – costituite da carne e sentimenti – vengono mosse con abile maestria.
Si sviluppa un intreccio perfetto nella cornice spazio-temporale della Francia pre-rivoluzionaria, nel quale emerge la miseria di un popolo esausto contrapposta ai vizi e lussi di una nobiltà sfrontata.
Uno spettacolo teatrale di pura evasione che, prendendo le parole dello stesso regista, Giovanni De Feudis, che ne ha curato anche l’adattamento: “[…] Sbaglierebbe dunque chi andasse a cercare in quest’opera particolari significati reconditi, messaggi sociali o non ben definiti moniti morali. ‘Le relazioni pericolose’ altro non è che un grande spettacolo di musica, parole, danza, duelli, sotto l’egida erotica della bellezza che commuove”.