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“LA CITTÁ DEL SESSO”, UN UNIVERSO PARALLELO-foto/video

palmisano--pp-la-citta-del-

la citta del sesso copertinaDegrado e umiliazione come marciapiede … Lusso e ostentazione di potere come appartamento. In entrambi i casi trattasi di un universo parallelo ridotto al mero acquisto: la prostituzione femminile.la citta del sesso palmisano

Se ne parla mercoledì 4 aprile, presso la suggestiva location di Spazio Unotre, messa a disposizione della cultura dalla gentilezza di Mario Pugliese. Ospite della serata, il sociologo e scrittore barese Leonardo Palmisano con la sua inchiesta giornalistica ‘La città del sesso’, edita Caratteri Mobili.

Hanno introdotto e moderato l’incontro la prof.ssa Piera De Giorgi e Giovanna Magistro. Attraverso il mercato del sesso si parla dei clienti abituali, dei mediatori di potere, e delle donne stesse. Ma non solo. Emerge una differenziazione interna tra la strada e l’appartamento, tra le donne che ritornano sfinite, e quelle che gestiscono i loro rapporti tramite cellulare o mail. Tra le donne da 30 euro, e quelle che arrivano ai 500. Tra le donne che affermano: “Torno a casa in mattinata … Quando rientro sono sfatta, e devo lavarmi subitla citta del sesso ospitio, perché puzzo di sperma”, e tra quelle che ricevono regali su regali, ma che non sono amate “perché nessuno ha mai chiesto di sposarmi”.

È un gioco retto dall’autoinganno dal quale emerge un mondo maschile spietato, e al quale si accompagna, in alcuni casi, il ruolo delle madame nigeriane. “Sono ex prostitute che, avendo saldato il debito, gestiscono il rapporto tra cliente e prostitute […]. Hanno una forza subdola legata al rito e alla religione”, così spiega Leonardo. E, sempre attraverso il mercato del sesso, si arriva a parlare della forte crisi dei valori che investe la nostra società contemporanea.la citta del sesso spazio unotre

Si affronta una lucida e analitica riflessione sulla proliferazione di un immaginario comune basato sulla vendita di corpi. Film e siti pornografici, veline e calendari, pubblicità a sfondo sempre più erotico … Un modello ossessionato dal corpo e dalla sua perfezione, che sempre di più, e sempre più pericolosamente, tende a diffondersi tra le giovanissime.

Io non ho niente da dire, però sono spaventata da quello che fanno le mie amiche”, in questi termini si esprime una ragazzina del liceo ‘O. Flacco’ di Bari, nel mentre di un incontro con il sociologo barese, che in proposito sostiene: “Vi è una cultura svuotata, un sentimento svuotato … e se viene meno il sentimento, quello che resta è il sesso. A ciò segue un processo dila cittta del sesso musicisti demeritocrazia, perché la figa non può e non deve essere un merito”. “E – continua lo scrittore – se ci sono 4 milioni di prestazioni sessuali, i consumatori non sono tutti Berlusconi o Marrazzo … C’è qualcosa sulla quale si deve intervenire”.

Ma se gli si chiede il come poter fare – Leonardo anticipa l’ipotetica domanda da parte dell’uditorio – non sa rispondere. Non crede che la riformazione di case chiuse possa incidere su una diminuzione concreta del fenomeno, ma crede che diminuire i contenuti sessuali, da parte dei mass media e no, sia fondamentale. Crede che, aver sentito l’affermazione ‘Beato lui’ da tanti uomini dell’età di Berlusconi, abbia creato una società la citta del sesso mariofondata sull’invidia, “e quando la società si basa sull’invidia, è una società che produce grandi fratture”.

Società che mette in crisi anche l’idea di famiglia: “[…] Chi è in crisi è il maschio che deve confrontarsi con una maggiore consapevolezza intellettuale. È un maschio in regressione, e un esercito in ritirata non può che produrre stupri, macerie, roghi …”.

Il sociologo barese auspica, inoltre, l’avvento di una presenza femminile maggiore nel mondo politico, “per una politica più complessa e più verticale”. Un incontro che, attraverso la tematica ramificata della mercificazione del sesso, arriva alla trattazione di vari argomenti, coinvolgendo i presenti.

Il tutto accompagnato da intermezzi musicali jazz di alto valore – dati da Pino Donvito, Vito Spinosa, e dalla raffinata voce di Giusy Di Leva – e dai colori vivaci raffiguranti donne coraggiose di Mario Pugliese.

Mille volte grazie a Fabio Guliersi per i suoi scatti, capaci di cogliere, come sempre, i momenti più salienti della serata.

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