MICHELE FASANO REGISTA GIOIESE OSPITE SU RAI 3
Tra le produzioni di Michele Fasano “Il viaggio di Seth ad Otranto“, un itinerario che parte dalla Puglia – “via dei mosaici” e terra di frontiera – dallo studio di un pavimento musivo dalla trama criptica, a tratti misterica, costellato di simboli elusivi ed intarsi di cabala, cosmogenesi e gnosticismo.
Dell’opera – un film documentario ed un libro inseriti nello stesso cofanetto – presentata in questi giorni a Lecce ed Otranto parlerà il regista gioiese in un servizio trasmesso dal TG 3 delle 19.30 di oggi, 18 aprile.
Lo studio L’Albero della Vita affonda le radici nello spazio, nel tempo, sferza con i suoi rami ogni umana consapevolezza, sfida audaci esegesi, sussurra segreti… Michele Fasano ha realizzato un film documentario in cui descrive i contenuti sapienziali del mosaico e li attualizza in un suggestivo itinerario che lo porta in Albania, Grecia, Turchia, Siria, Israele e Palestina. Ed in questi luoghi aggiogati dalle intolleranze, costretti ad indossare il cilicio di un’interminabile guerra santa, crocifissi anche dalla storia, sorge una nuova alba. Il regista la attende, la imprigiona nelle riprese, ne cattura i colori, il profumo, le emozioni per testimoniare quanto sia ancor vivo il senso universale dello spirito cristiano delle origini, il suo allargar le braccia agli esclusi, agli ultimi, ai reietti.
Per mesi Michele ha vissuto in questi luoghi, tra queste genti, è entrato in empatia con la loro storia, con i loro pensieri, lasciandosi “guidare” da Seth, in rabdomantica ricerca dei fattori comuni che intersecano civiltà distanti nello spazio e nel tempo, sorprendentemente affini nel momento in cui si penetra nel loro tessuto sociale, culturale ed artistico più profondo.
Ancora una volta coniugare immagini, musica e parole si rivela scelta vincente, Diwali – Filo di Luce, nel 2008, ne inaugurò il felice connubio. A dar voce “storica” al progetto filmico “Otranto, il Mosaico, il viaggio di Seth“, una “lettura unitaria, coerente e completa” dell’iconografia del mosaico otrantino attraverso saggi distinti e ricerche metodologiche differenti, presentata in anteprima ad Istambul ed ufficialmente ad Ankara nell’ottobre del 2009. A curarne la stesura lo stesso Michele Fasano, la medioevista ed archeologa Laura Pasquini e lo scrittore Giovanni Barba.
Declinando discipline quali teologia, filosofia dell’immagine, antropologia visuale e ricerca storica e storico-artistica si è composto un inedito “mosaico” di parole, un capolavoro di complementarietà per dar voce all’Albero della Vita e linfa alle sue gemme. Nei suoi tasselli “un profondo significato spirituale, mediterraneo, universalista e pluralista“, una figurazione sapientemente criptata dal suo compositore, il monaco Pantaleone nel 1163, per sfuggire al biasimo di sacrileghe e blasfeme eresie.