“GIOIA IN MUSICA”: ELIO GISOTTI RINGRAZIA GLI ARTISTI
Riceviamo e pubblichiamo.
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“Queste alcune riflessioni dedicate a “Gioia in Musica”, incontro proposto quasi per gioco per sostenere la missione in Congo di Padre Pio De Mattia ed ora diventato un evento vero e proprio. Un concerto di bravissimi artisti della musica leggera gioiese uniti dalla passione per il canto e la musica per appoggiare una mia iniziativa di solidarietà (DOPPIO SUCCESSO “GIOIA IN MUSICA”-foto/video).
In tre mesi di duro lavoro ho avuto modo di incontrare e scontrarmi con tante realtà, la vera amicizia e la falsa amicizia, la gelosia, l’invidia, l’ipocrisia, la generosità, lo scetticismo, il boicottaggio e la delusione, ma tutto questo superato grazie all’AMICIZIA e a questo punto citerei un passo: “I veri amici amano condividere i momenti più preziosi che la vita riserva loro, come le piccole cose dell’esistenza per cui vale la pena di vivere ogni giorno.”
Tutti questi amici non hanno perso l’occasione per fare del bene e di dimostrarmi la loro amicizia, accettando senza esitazione l’invito a realizzare qualcosa per i ragazzi di Padre Pio De Mattia e il sogno di riunire tanti bravissimi artisti gioiesi, giovanissimi (e ce ne sono tantissimi) e meno giovani.
Qualcuno mi ha detto “ ci chidd’ so’ artist’ nu….”. Per me sono dei veri artisti, perché un artista è colui che riesce ad esprimere le proprie emozioni attraverso la musica. Spesso, l’arte viene commercializzata e venduta al raccomandato di turno senza che veramente l’opera sia di valore. Comunque il genio viene riconosciuto sempre e – credetemi – di geni ce ne sono tanti, nascosti e sconosciuti.
Un grazie di cuore a tutti i 52 artisti, amici uniti dalla passione dell’arte della musica, che avete aderito senza esitazione al mio appello-invito, a questo gioco-iniziativa a sfondo benefico che con il passar dei giorni, ha acquisito i veri connotati di “evento”. Ringrazio anche tutti coloro che hanno visionato le foto dando un loro commento, ringrazio coloro che hanno elargito complimenti “a josa“ per tutti, per l’organizzazione, per i presentatori, per i collaboratori scelti all’ultimo momento. A questo punto mi sento in dovere di ringraziare gli amici Giovanni Santamaria e Vincenzo Donvito (Gegè), che hanno presentato magistralmente e con grande disinvoltura e professionalità, ma soprattutto i complimenti a tutti voi che avete eseguito il concerto.
Grazie a Giuseppe Lillo e i suoi Màldido, Gianluca Procino e i suoi Sixteen more, Giuseppe Spinelli e la sua Linea discontinua, Michele Gaudiomonte, Leonardo Capurso con i dottori del gruppo e la bravissima Patty degli XXLIVE, Giuseppe Castellaneta e i suoi Camera con vista
i mitici Lariulà con Pino e Adele Tramacere, Teresa Benincasa, Marco Greco, Gino Donvito, Tommaso Lillo, Kecco Recchia. Ed ancora grazie al blues man Sandro Corsi che per l’occasione è stato accompagnato dal sempre presente Tommaso Lillo e dal grande Kecco Recchia, a Gianni Rosini che non avendo a disposizione strumenti ha improvvisato una esibizione a cappella e battito di mani, ad Antonio Da Costa che ci ha conquistato con la sua musica multietnica calda e colorata, a Mario Rosini…non ci sono le parole… ai maestri del jazz Roberto Re David, Ninnì Rizzi e il bravissimo Giacomo Eramo, Mario Losito, Gianluca Procino, Giuseppe Milano, Filippo Pavone, GianMarco Angelini, Antonio Stasi, ai fratelli Giuseppe e Paolo Mastromarino, Pasquale Petrera, Tony Rossetti e i super Celestina Soranna, Vincenzo Stefanelli e Antonella Fraccalvieri.
E’ stato emozionante assistere a prove e serate insieme ai magnifici 52 artisti per tre giorni, amici che hanno partecipato per contribuire alla causa.
Nelle vesti di organizzatore, voglio fare una precisazione: in questa manifestazione che non voleva essere un festival ufficiale con vinti e vincitori, come qualcuno lo ha definito, ma un appuntamento con la solidarietà, infatti è proprio lei la vera vincitrice.
Ho invitato gli amici del mitico gruppo “Il Fungo Cinese“ non per farli esibire ma come ospiti onorari, in quanto io li considero i papà della musica beat a Gioia del Colle, e qui colgo l’occasione di ringraziare il Fungo Cinese per la donazione di 100 CD del loro successo discografico, il cui ricavato è stato aggiunto a quello per la missione in Congo.
Ho voluto ricordare Valerio Tango, Nino Longo e il mio carissimo amico Nico Re David, perché così ho pensato in questa edizione.
Per ovvi motivi ho atteso che i fuochi elettorali si spegnessero per descrivere questa bella avventura e che come in tutte le manifestazioni ci sono stati elogi, complimenti e critiche.
Tutto questo è normalissimo, ma una cosa è vera che abbiamo assistito ad alcune performance di spicco, che hanno trasmesso calore e molta emozione. E’ stata sicuramente una bella occasione per gustare l’arte della musica e per rinfrescarsi l’anima, con interpretazione naturale e la diversa sensibilità degli interpreti, ma tutti hanno qualcosa che li accomuna e che si coglie nello sguardo dell’artista: la delicata emozionalità durante l’interpretazione.
Questo è stato il filo conduttore del concerto: l’anima profondamente artistica e sensibile di un musicista che canta e racconta con il cuore. Insomma è stato un bel viaggio nel mondo della musica, semplice e naturale, che sa legare anche chi si avvicina alla musica con distacco, per restare poi affascinati e coinvolti. Il tempo dedicato agli interpreti è stato forse poco, ma in questo modo abbiamo potuto ascoltare tutti. E’ stata una bellissima immersione nel passato con un po’ di nostalgia di quegli anni, passati così velocemente. Quando si spengono le luci, si chiude il sipario e si lasciano alle spalle le porte chiuse del teatro e come se si fosse usciti da un’altra dimensione, quella di un mondo magnifico, dove l’artista vive fuori dal tempo e dallo spazio. Si riprende la via di casa e l’indomani dando uno sguardo intorno, in una bella giornata di sole, la natura ci appare diversa, le persone ci appaiono diverse, forse più buone. Questo può succedere ascoltando della bella e buona musica, vera, colorata e luminosa.
Ora chiuderei con un commento di Giuseppe Spinelli capogruppo della Linea discontinua, il quale mi ha detto: – Elio è stato un onore e un piacere averti conosciuto e suonare sul palco di un teatro, sapendo soprattutto che tutto questo è servito per aiutare ragazzi meno fortunati di noi. Grazie per l’opportunità che ci hai dato e sappi che puoi contare sempre sulla Linea Discontinua”. Ringrazio Giuseppe perché nel suo commento è racchiuso tutto quello che mi ha spinto a realizzare questo evento. Come era stato preannunciato, è stata scritta un’altra pagina di solidarietà grazie a tutti voi.
Una bella esperienza da ripetere!
Un unico rammarico: essere stato costretto a rifiutare per ovvi motivi di tempo, di sicurezza e di spazio la richiesta di partecipazione di altri cinque artisti che avevano richiesto appunto di far parte di questa manifestazione….
Elio Gisotti“