TERREMOTO IN EMILIA: NUOVE SCOSSE E TANTA PAURA-foto
La terra trema in Emilia. Sei morti, una cinquantina di feriti, almeno 3000 gli sfollati che si apprestano a passare la notte fuori casa, col maltempo in arrivo: questa la situazione in Emilia Romagna in seguito al terremoto che nel pomeriggio alle 15.18, ha registrato dal ferrarese al modenese una nuova forte scossa dell’intensità 5.1 scala Richter, dopo quella di intensità 6 registrata nella notte. Numerose, col passare delle ore, le scosse di assestamento, ingenti i danni: il Presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, chiederà l’emergenza nazionale.
Questa mattina all’alba sei persone sono morte per il terremoto che alle 4,04 ha colpito il Ferrarese, in particolare la zona di Finale. Crollata la torre più alta del castello, tranciata a metà’ la torre dei modenese e parte dello storico palazzo dei veneziani, da dove sono stati tratti in salvo una decina di residenti. Il sisma ha messo in ginocchio Finale Emilia, nel modenese, ipocentro della scossa avvertita in tutto il Nord Italia.
Il centro storico della cittadina e’ stato evacuato per sicurezza e, nel campo sportivo, sono state attrezzate le tende dove la protezione civile, il 118 e il personale del Comune stanno fornendo assistenza primaria alla popolazione che non può fare rientro nelle abitazioni. Danneggiata anche la torre dell’orologio del municipio. Da stamane sono state circa una ventina le scosse d’assestamento. Nel modenese, non si registrano vittime, a Finale solo una cinquantina di feriti lievi. In una frazione, a Obici, una bambina di 5 anni e’ stata estratta salva dalla macerie, poco dopo la scossa. Danni rilevanti agli edifici storici e chiese, anche a San Felice sul Panaro, Cavezzo e Camposanto.
Una nuova scossa di forte intensità- magnitudo 5,0 secondo quanto riferito dalla protezione civile regionale – e’ stata avvertita poco fa nel modenese, nelle zone di Mirandola, Finale Emilia, Campogalliano (si e’ avvertita anche a Bologna). Proprio a Finale Emilia si trova il responsabile regionale della protezione civile, Demetrio Egidi, per un sopralluogo.
“E’ probabile che strutture già danneggiate possano aver subito altri problemi – spiega Egidi – noi ci troviamo in saldo edificio di cemento armato che non mostra danni. Questa sera a Finale Emilia gli sfollati arriveranno a quota 2000: man mano che la gente sente infatti continuare le scosse, chiede assistenza. In zona ci sono già i sei moduli abitativi della protezione civile dell’Emilia Romagna, altrettanti stanno arrivando da Marche, Friuli Venezia Giulia e Veneto. Ogni modulo abitativo – conclude Egidi – può contenere 250 persone e fornire assistenza anche per i pasti”.
La più forte delle scosse del pomeriggio e’ stata avvertita dal ferrarese al modenese alle 15.18: una scossa di 5,1 della scala Richter. Coinvolti i comuni di Bondeno, Ferrara, Sant’Agostino, Bagnolo di Po, Gaiba, Malalbergo, Bentivoglio, Finale Emilia, Baricella. Al momento, secondo quanto riferiscono i vigili del fuoco di Ferrara, non si registrano nuovi crolli, anche se i cittadini stanno tempestando i centralini di telefonate.
Diverse telefonate sono giunte ai carabinieri di Bologna a seguito dell’ultima scossa di terremoto avvertita da Modena a Ferrara e anche nel capoluogo emiliano. Secondo quanto risulta ai militari del comando provinciale numerose le telefonate dai piccoli Comuni della Provincia (come San Pietro in Casale e Baricella) per segnalare crepe nei muri o la caduta di calcinacci. Ancora un’altra scossa a Sant’Agostino, dove questa notte si e’ verificato il terremoto che ha visto morire diverse persone. Nel palazzetto dello sport, diventata sede provvisoria del Comune, ci sono state scene di panico e un fuggi, fuggi generale all’esterno dell’edificio. Al termine della scossa ci sono stati diversi malori oltre a anziani in lacrime, “basta – gridano – non ne possiamo più“. I cittadini che erano tornati nelle loro abitazioni sono scesi nuovamente in strada.
Si invitano i gioiesi residenti nelle zone colpite dal sisma a comunicare tramite il nostro sito di quali aiuti hanno bisognoper far frontre alle necessità del caso o per rassicurare parenti, amici e conoscenti sul loro stato.
(Fonte Agi)