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Cronaca

RITORNA PINO MASCIARI, DATO PER SCOMPARSO

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Dopo le allarmanti notizie pervenute in merito alla scomparsa di Pino Masciari a Cosenza nella mattina del 25 maggio, evento che ha spinto alcuni studenti del liceo Classico P. V. Marone ad attestare il loro disappunto e le loro emozioni attraverso gli scritti di seguito pubblicati, è giunta notizia in queste ore in redazione che Pino è tornato e che a breve diramerà un comunicato per spiegare l’accaduto.

Queste le riflessioni “a caldo” degli studenti, nell’apprendere della sua scomparsa.

 

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Da Laura Scricchiola – Liceo Classico

 

Ancora una volta nell’arco di una settimana mi ritrovo qui a leggere l’ennesima brutta notizia: il testimone di giustizia Pino Masciari è scomparso. Sono sconvolta, arrabbiata, triste.

E’ da ieri mattina che non si hanno più notizie di Masciari e non si sa se questo sia un gesto volontario, mirato ad attirare l’attenzione dei media sulla totale inefficienza del programma di protezione offertogli dallo Stato, oppure un sequestro bello e buono.

Spero con tutto il cuore che Pino, un uomo meraviglioso che ho conosciuto personalmente in occasione del concorso “Lo Stato siamo noi”, abbia deciso di sparire per un po’ per far aprire gli occhi a questo dannato governo.

Se così non dovesse essere, possiamo dichiarare sconfitto lo Stato italiano dalla mafia.

pino-masciari 010E’ intollerabile che un uomo che ha sacrificato la propria vita per mettersi a servizio dell’Italia debba essere trattato in questo modo, vergognatevi! Se siamo arrivati al punto di dover dubitare delle nostre stesse istituzioni abbiamo davvero superato il limite. Solo due giorni fa abbiamo ricordato una tragica pagina della storia italiana: la strage di Capaci.

Pino, ora mi rivolgo a te: se lo Stato non è in grado di assicurarti protezione lo faremo noi, lo Stato siamo noi. La parte che conta dell’Italia è pronta a sostenerti in tutte le tue battaglie.

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Pino Masciari è scomparso: amarezza e speranza…

di Francesco Mandorino Liceo classico “P. Virgilio Marone” di Gioia del Colle

Oggi sono profondamente rammaricato. Credo di aver perso un sostegno, una guida, un amico e non riesco a capacitarmi che tutto stia accadendo realmente. Ci penso da quando ho ricevuto la notizia, tremendamente: Pino Masciari è scomparso; da più di ventiquattro ore nessuno sa dove sia. Nascosto, protetto, sequestrato, vivo o morto, nessuno sa dove sia; le motivazioni, d’altra parte, sono fin troppo chiare: è la ‘ndrangheta, piaga e fardello della Calabria, a non riuscire a dimenticare i duri colpi alle fondamenta subiti proprio da Pino Masciari, quando in qualità di testimone di giustizia permise gli arresti di boss e affiliati alla malavita calabrese. “Ogniqualvolta Pino sia ritornato in Calabria”, sento dire ora, “gli è sempre accaduto qualcosa”: tutto ciò è riprovevole, odioso, dato che lo Stato ha sempre osteggiato l’operato di Pino, in quanto era troppo forte, in quanto smuoveva troppe coscienze, in quanto troppi giovani lo seguivano e in quanto faceva apparire le istituzioni, purtroppo delle pseudo-istituzioni, troppo assenti e manchevoli nella lotta in difesa degli ideali di legalità e giustizia.Mi rattristo ulteriormente pensando che proprio io, appena due giorni fa, in occasione del ventesimo anniversario dalla strage di Capaci, lo citavo in un mio articolo, scritto a una settimana di distanza dall’incontro diretto con lui, in occasione della premiazione della I edizione del concorso “Lo Stato siamo Noi”, e lo facevo conoscere anche agli altri, tratteggiandone la mirabile voglia di vivere e di combattere in difesa di ideali giusti e ammirevoli, facendo così rivivere la sua presenza in mezzo a noi. Quello stesso giorno Pino, incontrando i ragazzi di Corigliano Calabro, aveva tuonato fortemente contro le istituzioni (civili ed ecclesiastiche) del luogo per la loro mancanza all’incontro e per il fatto che tante volte, rischiando la vita, era stato lasciato solo. Pino aveva noi, Pino ha noi, Pino avrà sempre noi! Infine, mi sento di dire che grazie a Pino Masciari, ora, sono più certo di quale sarà il mio futuro…

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Ritroviamo il nostro testimone di giustizia Pino Masciari

di Sara Genghi Liceo classico “P. Virgilio Marone” di Gioia del Colle

E’ venuto qualche mese fa nella mia scuola, “chissà cosa vorrà dire quest’uomo”, pensavo. Ero annoiata e stanca, non volevo sentire nessuno. Quando iniziò a parlare, tutto intorno a me era cambiato. Le sue parole secche e concise colpirono il mio cuore, fu come una pugnalata nel petto, mi sentii diversa, arrabbiata con il mondo, combattiva. Perché? Perché le sue parole erano vere. Le sue parole erano la manifestazione del degrado totale presente in Italia. La sincerità e la verità delle sue parole si vedevano dai suoi occhi: erano lucidi e brillavano.
“Lo Stato siamo noi!”, gridava.
Sto parlando di Pino Masciari, ex imprenditore calabrese che, da plurimi anni, rifiuta il sistema mafioso della ‘ndrangheta. E’ dal 18 ottobre del 1997 che Pino combatte contro la mafia e resiste tra la vita e la morte. Pino Masciari si è ribellato, denunciando le persone spregevoli con cui ha avuto a che fare e licenziando gli operai della sua impresa: tutto questo per dire no al racket della mafia. Prima erano in pochi ad aderire alle sue idee: a pochi passi, però, il suo impero è cresciuto, siamo in tanti a credere in lui, nelle sue idee e nei suoi valori che cerca di trasmetterci.
Il suo scopo è di fare propaganda sul tema della legalità, sulla giustizia, sulla lealtà e su tutti quei valori che riecheggiano in Falcone, Borsellino, Boscia e tanti altri che si sono ribellati alla barbarie della mafia. Pino Masciari va di scuola in scuola, dalle medie all’università di tutta Italia, lasciando un segno profondo nei giovani cui si rivolge. Alcuni cancellano immediatamente le parole di Pino, altri come me no: si sentono diversi. Perché Pino Masciari ti fa sentire un vero membro dello Stato italiano, ti fa sentire vivo e un vero cittadino d’Italia. Ti fa riflettere sulla violenza e sull’inutilità dei clan mafiosi, detentori della disumanità e della ferocia. Un uomo come Pino, quindi, dovrebbe essere protetto: è necessario per la sua vita. Pino Masciari, invece, a momenti alterni ha la scorta. Un giorno è sotto protezione, un altro no.
Dov’è lo Stato italiano? Dov’è la comunicazione?
E’ facile parlare, fare complimenti, ma in questi momenti, lo Stato dov’è? E’ questo che mi chiedo.
Pino Masciari è scomparso da ieri mattina e non si hanno più sue notizie. La moglie, i figli e tutte le persone che hanno avuto modo di conoscere la meravigliosa persona che lui è, sono in preda alla disperazione.
La scomparsa del nostro testimone di giustizia, però, non sembra interessare a molti: nessun telegiornale ne ha parlato e nemmeno le testate giornalistiche più importanti nello scenario della comunicazione italiana. Per quanto possa il mio contributo essere utile, cerco di far girare la voce: Pino Masciari è scomparso e bisogna ritrovarlo al più presto.
L’Italia è povera di persone che davvero credono nel nostro Stato, nella giustizia, nella verità:
non vogliamo che Pino Masciari vada via.
Lo Stato siamo noi, è formato da tanti uomini quali noi siamo e se vogliamo che qualcosa cambi in questo paese, dobbiamo contare sulle nostre capacità e sulla nostra forza di volontà: manifestare, non arrenderci, trovare Pino Masciari, gridare a gran voce la giustizia.
Ritroviamo Pino Masciari!

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Da ilSole24ore:

http://robertogalullo.blog.ilsole24ore.com/2012/05/pino-masciari-scomparso-la-moglie-rivela-mio-marito-minacciato-di-morte-su-facebook-pochi-giorni-fa.html

 

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