Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Attualità

CIAK A GIOIA SI GIRA “IL MIRACOLO DI TRANI”-foto/video

film-scene-gioia-pp

film ciak1In Piazza dalla Chiesa sabato scorso, 23 giugno, dalle ore 10.30 alle 13.30 circa, il regista tedesco Christian Gropper, il suo braccio destro Johnny Paradiso e la troupe hanno “girato” alcune scene del film documentario “Il miracolo di Trani”, riferito ad un episodio realmente accaduto il 18 settembre del 1943 in quella città.

Un cast d’eccezione, letteralmente reclutato sul campo in pochissime ore da Tommaso Lillo, ha animato la piazza e attratto i passanti incuriositi non solo dal “ciak si gira” ma anche dai costumi d’epoca degli attori e dei figuranti.

Nel cast – inseguiti dagli operatori armati di schermi rifrangenti e telecamere – Giorgio Carbonara, Giuseppe Magistro, Mimmo Szost, Maurizio Barduro, Pasquale e Violetta Visceglia, Donato Palmisano, Dino Larizza, Vito Capozzi, Eugenio Covella e Saverio Flace, tutti davvero nella film attrici gioiesiparte, concentrati ed accaldati pronti ad esprimere stupore, paura, costernazione o terrore a seconda del caso.

Ancor più realistica la disperazione delle loro “mogli e madri”: Rosa Nettis (cugina di Silvester Stallone), Margherita Milano, Carmela Mastrovito e Maria Milano, in gramaglie e abiti pesanti.

La scena è stata girata nel centro della piazza, accanto ad una bici a tre ruote dell’epoca, adattata al trasporto di enormi ceste in vimini, appartenente alla famiglia Pinto e messa a disposizione dal dottor Vito Santoiemma, per l’esattezza prelevata per l’occasione dal suo Museo contadino fatto visitare con orgoglio al regista.

film gioia soldatiAd interpretare i due giovani militari tedeschi armati di fucile, il teutonico (per altezza e colori) Sergio Cavaliere e il più mediterraneo Giuseppe Lillo.

Alle riprese Gianni Dalfino, manager di produzione Nina Freitag di carnagione così chiara da non aver dubbi sulla sua provenienza nordica, per nulla intimorita dal pericolo di scottature sotto il sole cocente.

Vero, eroico, protagonista nel cast della troupe Johnny Paradiso, il quale oltre a spruzzare acqua sugli accaldati figuranti, (gli elmetti metallici dei due soldati tedeschi erano incandescenti), film gioia registaspiegare di volta in volta come muoversi sulla scena, interpretare visivamente il copione, consultarsi e tradurre le richieste del regista, intrattenere pubbliche relazioni con il pubblico e la stampa, ha anche dovuto – con scatto da centometrista – bloccare gli ignari passanti che all’improvviso invadevano la scena, sia pure sullo sfondo.

Trapelavano dal suo volto – nonostante la maglietta verde intrisa di sudore e a fine riprese l’evidente spossatezza – l’orgoglio di dare visibilità alla sua città ed un sorriso contagioso ed accattivante.

Le donne, bardate di abiti scuri hanno stoicamente resistito a tutto tranne che… alle lacrime provocate dalla cipolla! Non avevano davvero necessità di ricorrervi, dopo una così lunga ed estenuante attesa (i primi piani sono stati girati alle 13.30)

film gioia ciakUn “dietro le quinte” che ha reso a pieno la fatica non solo cinematografica e professionale ma anche fisica degli operatori e l’estrema concentrazione degli attori, esortati di continuo ad assumere atteggiamenti ed espressioni consone alla tragedia ed esprimere contrita disperazione, pur se circondati da tanto allegro caos, sotto il sole, coperti con giacca, gilet, cappelli e stivali.

Nel pomeriggio la location è cambiata e si è “girato” nelle stradine del quartiere “Giù alle Croci” (versante Chiesa di San Vito), in via Minerva e nella settecentesca e splendida Masseria San Domenico in zona Frassineto, messa gentilmente a disposizione da Mimmo Pinto De Bellis, luogo molto suggestivo che conserva intatta, senza cedere alla tentazione di moderni restyling, la sua originaria bellezza.

film gioia scene masseriaQui Tommaso Lillo, nelle vesti del proprietario, ha offerto riparo e cibo ai due soldati tedeschi rifugiatisi nelle stalle.

L’arcano della presenza della troupe tedesca a Gioia è finalmente svelato: Tommaso e Johnny collaborano da alcuni anni ad un progetto.

Johnny Paradiso, cineoperatore e regista di origini gioiesi ha pensato di produrre con Gropper un lungometraggio sull’immigrazione italiana negli anni ’50 nella nostra città. Nel 2009 Tommaso Lillo ne ha scritto la sceneggiatura ispirandosi alla storia della famiglia di Johnny, emigrata a Pinerolo in quegli anni, da qui la necessità – nel 2010 – di visitare i luoghi e selezionare il cast degli attori e delle comparse.film cartelli AVVISO

In attesa della realizzazione di questo ambizioso ed interessantissimo progetto filmico intitolato “Il Posto Perfetto”, il regista tedesco con la casa cinematografica “Gropperfilm Gmbh”, di Darmastadt ha intrapreso un nuovo percorso e scelto di girare alcune scene del suo film documentario “Il miracolo di Trani” nei posti più suggestivi della nostra città, scoperti in occasione della sua prima visita, forse più adatti della stessa Trani per rendere il vissuto realistico e le suggestioni dell’epoca.

Il miracolo di Trani” narra la storia di 50 ostaggi rastrellati in una assolata Piazza della Repubblica il 18 settembre di 69 anni fa a Trani, vittime di una rappresaglia scatenata dall’uccisione di cinque soldati tedeschi sorpresi da un film gioia attore masseriamanipolo di alleati canadesi. La storia, narrata da Raffaello Piracci nel libro “Accadde a Trani nel ‘43”, racconta di un giovane tenente tedesco, Friedrich Kurtz, mosso a compassione dalla disperazione delle famiglie tranesi e dalle accorate richieste di risparmiare gli inermi e incolpevoli cittadini.

L’appello rivolto dall’arcivescovo Monsignor Francesco Petronelli, dal suo vicario Monsignor Raffaele Perrone, dall’ex segretario politico Antonio Bassi e dal podestà Giuseppe Pappolla, che giunse a chiedere di risparmiare i suoi concittadini in cambio della sua stessa vita, convinse il tenente tedesco a lasciare in vita gli ostaggi.

Nel 2005 Heino Niehfilm scene sf neriaus, uno dei soldati tedeschi protagonisti dell’episodio si è recato a Trani per incontrare tre dei 50 ostaggi ancora in vita: Luigi De Filippo, Giuseppe Scandamarro e Ugo Moscatelli. Grazie alla sua testimonianza il figlio e il nipote del tenente che salvò loro la vita furono ospitati nella città pugliese.

Una storia suggestiva che sarà proposta in TV dall’emittente tedesca ADR e – speriamo a breve – anche in Italia.

trani43 3

Per quanto su riportato (notizie sinottiche sulla storia cui si ispira il film) si ringrazia Gabriele Pace, presidente dell’associazione “ObiettivoTrani” ed i professori Giovanni Pagano e Saverio Cortellino. Grazie al loro lavoro di ricerca in collaborazione con le università italiane, tra cui quella di Parma, il Centro Culturale Servizi Educativi e Culturali C.R.S.E.C. BA/4 Trani-Bisceglie della Regione Puglia ha pubblicato il libro “Prima, durante e dopo quel 18 settembre 1943 a Trani“: fatti, ricerche e testimonianze sugli eventi bellici che coinvolsero la città di Trani durante il secondo conflitto mondiale. In questa preziosa pubblicazione sono racchiusi i diari, le storie, le foto e la vera identità dell’ufficiale tedesco Kurtz di cui nei libri del professor Piracci non vi è traccia, in quanto frutto di ricerca e scoperte alquanto recenti.

Si ringrazia per le splendide foto scattate nella Masseria San Domenico Gianni Attila coadiuvato dal nostro “inviato speciale”: l’attore, scenografo e cantante Marco Addati, cui auguriamo – perché no? – di trovar “posto” nel futuro cast de “Il Posto Perfetto”, magari proprio nelle vesti di emigrante gioiese!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *