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“PENSIERO DEBOLE” – FAVOLA PER NON DIMENTICARE-video

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anna caragnanoSembra essere la solita, triste e stantia storia di sempre. Una ragazza dotata e intelligente ha una forte passione per la scrittura e il palcoscenico. Qui il terreno rischia di far appassire la sua passione e perciò decide di trasferirsi a Roma, dove scrive e mette su uno spettacolo di tutto rispetto. Lo spettacolo ha successo e viene recensito da grandi giornali ed emittenti nazionali. Proprio nel corso di un’intervista rilasciata a una di queste emittenti la giovane scrittrice esprime il desiderio di portare lo spettacolo nella propria cittadina. Purtroppo, però, troppo alti sono gli ostacoli per permettere di inserire lo spettacolo nel cartellone estivo e la ragazza se ne resta a Roma.

Eppure, questa volta, la storia non è finita.

bolognaA questo punto la tecnologia diventa un preziosissimo strumento. Da un’idea di due amici durante una discussione, nasce poi sul web un vero e proprio comitato organizzativo e in breve tempo i due amici diventano dieci e poi venti. La città si unisce e si ritrova, accantonando diversità e controversie, e riesce con la propria volontà a cambiare in modo radicale la mesta novella. Persino gli artisti abbassano il loro cachet e gli amministratori subito si mobilitano per l’iniziativa, riportando alla cittadina quell’orgoglio che un po’ era venuto meno quando la giovane scrittrice aveva dovuto trasferirsi, andare al nord, pur di poter coltivare la propria vocazione.

anna caragnano2 pensiero deboleLa protagonista di quella che ormai è diventata una bella favola è la mottolese Anna Caragnano, scrittrice a autrice della pièce teatrale “Pensiero debole”: le ultime ore di due donne non troppo anonime né troppo singolari, due donne come qualsiasi altre e con una grande poesia nel cuore, alla stazione di Bologna, prima del tragico attentato del 2 Agosto 1980.

Lo spettacolo, come dice la stessa autrice, è uno spettacolo dell’attesa in cui, attendendo sedute su una panchina due donne si raccontano ricordi, aneddoti e qualsiasi cosa ci si possa raccontare aspettando.

Strage di bologna soccorsi 18

Poi, l’algida leggerezza dell’attesa viene scossa dalle fiamme della strage e tutto si blocca e cade giù ed emergono le parole di Pertini, le urla dei soccorritori e lo sgomento delle vittime.

L’essenza della piece sono gli uomini e la loro vita, i loro ricordi, le loro fissazioni e tutto ciò che potevano essere prima di diventare vittime inermi di una vergogna che ci macchia ancora tutti.

Proprio il 2 Agosto, a trentadue anni dalla strage, nell’atrio comunale del piccolo paese di Mottola (TA), il Sud ha potuto non solo assaporare i dolci frutti delle proprie terre, ma anche finalmente rendere memoria al Nord e all’Italia e alle morti e alle vite stroncate, perché non ci è concesso dimenticare.

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