SPECIAL GUEST BUGO AL “GIOIA ROCK FESTIVAL 2012”
Il Circolo Arci Lebowski è lieto di annunciare la terza edizione consecutiva del Gioia Rock Festival, culmine e conclusione del contest musicale M.A.C. 1.2. L’evento avrà luogo il 31 agosto 2012 nel parcheggio del Palazzetto dello Sport “P. Capurso” in Via Einaudi 1050. Si contenderanno il titolo di vincitore ed il premio (400 € in buono d’acquisto per strumenti musicali) i tre finalisti del contest: No Broken Bottom, We Love You, Carolina Da Siena.
I monopolitani No Broken Bottom (Francesco Lagalante – voce e chitarra, Sante Corbacio – batteria, Danilo Rotolo – chitarra, Vito De Michele – basso), formatisi nell’autunno 2007 e con all’attivo una demo, sono attualmente al lavoro per la pubblicazione del loro primo full-lenght. I baresi We Love You (Michele Ventrella – voce e chitarra, Alessandro Ferrara – batteria, Agostino Scaranello – basso) approdano al Gioia Rock rinvigoriti dal loro primo album fresco d’uscita (maggio 2012) “We Got It”. La biscegliese Caterina Da Siena porta con sé il suo spontaneo ed arguto cantautorato che in poco tempo l’ha condotta a numerosi riconoscimenti, fra cui il recente Premio Maggio, e le ha consentito di aprire i concerti di importanti artisti italiani (Mariposa, Zen Circus e altri).
In coda alla finalissima, l’attesa esibizione dello special guest BUGO. Il “menestrello” novarese – emerso ufficialmente dall’underground nel lontano 2002 firmando un contratto per la Universal – ritorna al Sud col suo prezioso bagaglio musicale, costruito su una significativa produzione (8 album in studio e una serie ininterrotta di EP e di singoli) ed ulteriormente impreziosito dalla sua ultima, acclamata fatica discografica “Nuovi rimedi per la miopia”. Il “Beck” italiano, personaggio trasversale al cantautorato nostrano, salirà sul palco del Gioia Rock a raccontare storie di “quotidiana alienazione metropolitana”, ad offrirci le sue disilluse istantanee dei tempi moderni.
L’evento artistico-culturale si pone fondamentalmente quale catalizzatore del tema dell’immigrazione, fuoco dell’impegno sociale dell’Associazione Culturale Arci Lebowski. Nasce infatti quest’anno una significativa collaborazione nell’ambito di un’iniziativa ideata dalla struttura ricettiva Wa.Ro.Si., che ha accolto un gruppo di 30 richiedenti asilo provenienti da vari Paesi dell’Africa, alcuni di loro profughi della guerra in Libia. Nella fattispecie, l’Arci Lebowski ha dato inizio ad un progetto multimediale di avviamento propedeutico alla lingua italiana, primo e fondamentale passo verso l’integrazione. Integrazione che contempla anche il coinvolgimento diretto dei rifugiati nelle attività organizzate dall’Ass.ne stessa, dagli eventi musicali ai cineforum. A tal proposito interverrà il musicista e compositore gioiese Roberto Redavid, in qualità di portavoce della comunità musulmana, in un tentativo di approfondimento e sensibilizzazione nei confronti di un tema, quello dell’immigrazione, spesso e delicato, paradossalmente piuttosto marginale e bistrattato nella nostra cultura nazionale.
Il Circolo Arci Lebowski è un’associazione di promozione sociale e cerca dunque di creare nuovi spazi di aggregazione per i giovani, nuove prospettive artistiche e culturali, stimoli all’integrazione e all’interazione multirazziale. Intenti comuni alla comunità gioiese, che negli ultimi anni annovera più associazioni che con le loro iniziative tendono ai medesimi obiettivi. Significativa in tal senso è la partecipazione all’evento di graditi ospiti, alcuni dei quali hanno già collaborato in passato con L’Arci Lebowski: Amnesty International, Emergency, Officine Fotografiche, ADAN (Associazione Difesa Animali di Grumo Appula), Libera, WWF; quest’anno saranno inoltre presenti con i loro stand: Rockerella, i Malavoglia, Primavera Gioia, Collettivo Culturale, UAAR Bari (Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti).
L’organizzazione “integrata” dell’evento ne mette in luce il potenziale socio-culturale, che non si limita esclusivamente alle esibizioni musicali. A fare da contorno, come ogni anno, interverranno mostre ed installazioni ad opera di artisti locali, già noti od emergenti. Tale aspetto renderà il Gioia Rock Festival un evento poliedrico, un crocevia di culture e di linguaggi multimediali, nell’inesauribile tentativo di migliorarsi e migliorare.