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Cronaca

GIOIA, LA CITTÁ DIMENTICATA, DA ENTE E IMPRESE-foto

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cantiere abbandonato1Più che di convegni sull’Urbanistica, più o meno partecipata, la città di Gioia del Colle avrebbe bisogno di un maggiore controllo del territorio, in linea generale, in particolare a livello urbanistico, quel “tema” tanto caro a tutte le amministrazioni insediatesi negli ultimi due decenni.

Ormai sono sotto gli occhi di tutti le condizioni, a dir poco disastrose, in cui versa il paese. Non c’è quartiere, strada, angolo che non sia interessato da un problema da risolvere. Dalle erbacce presenti ovunque, alle strade dissestate, alle buche, ai marciapiedi con mattoni o pietre divelte, alla sempre più crescente presenza di barriere architettoniche, sia di origine edilizia (dovute alla realizzazione di nuove strade, nuovi marciapiedi, nuove abitazioni), che amministrativa (dovute al rilascio dissennato di permessi e licenze commerciali che non tengono conto, ove ci siano, delle necessità legate alla viabilità pedonale o dei portatori di handicap).

cantiere abbandonato4Controlli necessari per tenere sempre sotto osservazione lo “stato dei luoghi”, alfine di prevenire danni più gravi, non solo alle cose ma anche alla incolumità degli stessi cittadini, siano essi automobilisti che ciclisti, motociclisti o semplici pedoni.

Un controllo urbanistico a 360° in cui includere soprattutto l’attività edile delle ditte che operano a vario titolo nel nostro territorio, responsabili, nella stragrande maggioranza dei casi, della grave situazione in cui versano le nostre strade. Non soltanto perché “rappezzano” alla meno peggio gli effetti dei loro lavori (di solito sono scavi), ma soprattutto per il continuo via-vai di mezzi pesanti per le vie di comunicazione cittadine più importanti.

cantiere abbandonato2Danni accentuati dai continui allagamenti, in caso di pioggia, e acuiti dall’indifferenza operativa dei nostri amministratori, che aspettano sempre l’imponderabile o l’inevitabile denuncia prima di intervenire.

Ma c’è di più. Da diversi mesi a questa parte, alle consuete cause se n’è aggiunta un’altra nuova di zecca. L’abbandono, da parte delle ditte appaltatrici, dei cantieri pubblici aperti e mai conclusi, le cui cause non sono abbastanza chiare ma su cui si chiede ai nostri amministratori e ai tecnici comunali responsabili del loro avanzamento lavori, di definirne le responsabilità.

cantiere abbandonato3E’ il caso dei “lavori di realizzazione di impianto raccolta, trattamento e smaltimento acque meteoritiche nell’area nord dell’abitato”, così recita il cartello che domina la rotatoria situata sulla via per Bari, e per Acquaviva delle Fonti, iniziati l’anno scorso e sospesi da circa tre mesi, in cui, a testimonianza del loro passaggio, hanno lasciato il lavoro a metà con diverse buche ancora aperte presenti su entrambi i lati, come dimostrano le immagini allegate a corredo dell’articolo.

Buche che continuano a dimostrarsi, nonostante la presenza di transenne e cartelli segnalatori, un pericolo costante per automobilisti e pedoni, soprattutto in presenza di vento o in caso di pioggia, che aumenta cantiere abbandonato cartellonelle ore notturne a causa della scarsa visibilità dell’intera zona.

Lavori che i residenti da anni aspettavano con ansia per risolvere il gravissimo problema degli allagamenti, ma che oggi probabilmente stanno maledicendo. Primo perché il problema non è stato risolto. Secondo perché questo intervento è causa di altri problemi (di cui sopra) che nessuno di loro avrebbe potuto mai immaginare, e di cui non è dato sapere quando avranno termine. La “consegna” dei lavori era prevista per novembre 2010, oggi siamo a metà agosto 2012, e i lavori non solo non sono stati “consegnati” ma languono, letteralmente paralizzatiPerchè?

(foto a cura di Donato Stoppini)

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