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GAZEBO: É IL MOMENTO DI SMANTELLARLI?-foto

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gazebo-assolati3I due gazebo di Piazza Plebiscito, dopo circa due anni di silenzio, ritornano a far parlare di sé. E certamente non in modo positivo. Siamo stati i primi a parlarne, era il 10 agosto 2010, con un articolo dal titolo: I DUE GAZEBO IN PIAZZA? ACQUISTATI A PESO D’ORO!, in cui si evidenziavano i costi da capogiro dell’intera operazione sostenuti dall’Amministrazione, ma a carico della collettività, pari a quasi 45 mila euro, tra strutture e “ornamenti”.

Operazione definita, dall’allora sindaco Piero Longo, “Piagazebo-piante-pinozza all’ombra”. Ma di ombra vera e propria, in due anni di vita, se n’è vista poca, per via della sua infelice posizione posta al centro di una piazza alquanto estesa.

Nulla in confronto alle “ombre” che tanti cittadini hanno sollevato sull’intera operazione, anche dopo la sua inaugurazione, come da nostro ulteriore articolo (GAZEBO DELLA DISCORDIA. DAL CALDO, AL GELO E AL VENTO) scritto solo tre mesi dopo, esattamente il 12 novembre 2010.

collage-siepeDa allora, salvo rari riferimenti, i due gazebo sono entrati nel limbo, surclassati da altre problematiche più cogenti e pressanti.

Gli alberelli, costati un “occhio della testa”, dopo l’ennesima potatura sbagliata e fuori stagione, sono purtroppo seccati. Per porvi rimedio, l’Ente ha pensato bene di sostituirli con piantine ornamentali, decidendo anche di spostare alcuni vasi in altre zone del paese, utilizzandoli di fatto come barriere naturali per delimitare una zona pedonale presente a pochi gazebo-spocizia2metri (Piazza Luca D’Andrano). Ma non è finita.

Anche le piante presenti all’interno dei gazebo si sono diradate al tal punto che l’ombra, in queste bollenti e assolate giornate, è diventata per chi vi soggiorna quasi una chimera. Così come la pulizia delle stesse strutture, ormai alla mercé non solo delle intemperie, ma anche dell’inciviltà di noi cittadini.

Due strutture che ormai languono giorno dopo giorno, e che, stante la situazione attuale, non rendono giustizia al decoro della stessa piazza, ammesso che lo abbiano mai incrementato. Tanto che in molti si domandano se non sia arrivato il momento, per il bene della salute pubblica, di assoggettarle ad una corposa opera di disinfestazione e manutenzione generale. Altri, chiedono addirittura, e non da oggi, di eliminarle, magari sostituendole con alberi veri e panchine degne di tale nome da utilizzare per riposarsi, non certamente per farci un pic-nic.

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