DOPO LE BUCHE ECCO SPUNTARE GLI SCIVOLI KILLER-foto
Recarsi presso l’Ufficio Postale centrale, o passeggiare da quelle parti, da mesi è diventato molto pericoloso. Non bastavano le innumerevoli buche di cui sono dotate le nostre strade, o i mattoni dei marciapiedi non fissati adeguatamente a rendere la vita dei pedoni alquanto rischiosa. Dopo le buche killer, è la volta degli scivoli altrettanto killer. Un altro attentato, non tanto evidente quanto incombente, alla incolumità pubblica che pende come una spada di Damocle sulla testa di tutti i cittadini, nessuno escluso.
A detta dei residenti, che si affacciano sull’Ufficio Postale, “non c’è giorno che questi scivoli non mietano vittime”. “Minimo in due, tre al giorno – racconta Donato, un esercente della zona, spalleggiato da altri frequentatori del rione –, rimangono vittima di questo scivolo pericolosissimo per via della sua scivolosità fin troppo accentuata. Non solo anziani o mamme con passeggini o bambini in braccio, ma anche tanti giovani hanno rischiato di rimetterci le penne”.
“Anche questa mattina – prosegue accalorato – ci sono stati due casi che per un pelo non si sono trasformati in tragedia. Prima una signora con un bambino in braccio è scivolata, e deve solo dire grazie alla sua prontezza di riflessi se è riuscita a salvare suo figlio da un quasi inevitabile urto della testa contro il marciapiede. Poi è stata la volta di una ragazza che si è ritrovata senza neanche accorgersene con il sedere per terra. Non se ne può più, questo scivolo è diventato un autentico pericolo, anche per i miei clienti”.
“Più volte – conclude – ho interpellato i Vigili Urbani facendo presente questo rischio e chiedendo di provvedere o far provvedere, ma fino ad oggi non è cambiato niente, anzi. Per caso dobbiamo aspettare che ci scappi anche qui il morto perché qualcuno si degni di intervenire?”.
“Eppure basterebbe poco per eliminare il problema – aggiunge un suo amico -. Se proprio non ci sono soldi per sostituire quella pietra, basterebbe applicare sulla pietra stessa messa troppo in pendenza, e fin troppo levigata, delle strisce adesive antiscivolo, come quelle che si usano sulle scale dei palazzi pubblici. Quanto ci vuole per fare questa operazione, sia in termini di costo che di tempo?”.
E non ha tutti i torti ad affermarlo, soprattutto se si considera che lo stesso scivolo è circondato da altre insidie, come ben dimostrano le immagini allegate. In pochi metri quadrati c’è di tutto e di più. Dalla buca oramai divenuta una voragine con tanto di pietre aguzze, presente a pochi passi, nel bel mezzo della strada, allo scivolo posto sull’altro lato che più che eliminarla fa da barriera architettonica, così come lo stesso scivolo killer. Entrambi, spesso e volentieri bloccati da mezzi che sostano in una zona dove non potrebbero sostare.
Ma a Gioia, si sa, ormai tutto è permesso. Anche questo, meno che essere certi di poter camminare sani e salvi per la propria strada.