“LE PORTE DELL’IMPERATORE” RESISTONO ALLA PIOGGIA-foto
Sabato, 1 settembre il maltempo non ha consentito agli artisti ed al pubblico di vivere a pieno la prima serata di uno degli eventi più attesi dell’estate: “Le porte dell’Imperatore – Jam session delle Arti”, tenuta a battesimo da un temporale previsto dal meteo, ma che tutti si auguravano risparmiasse le ore serali.
Gli artisti che nei giorni precedenti avevano preparato le porte delle cantine prescelte rivestendole di bianca cementite e ponendo uno scudo identificativo sul muro adiacente, inizialmente non si sono arresi e nelle prime ore del pomeriggio hanno iniziato a tracciare disegni e dipingere.
Rimandato a stasera, alle 20.30 il reading “Sogni sul Sud” di Atrebil Teatro, regia di Rocco Capri Chiumarulo e Anna Garofalo, che precederà il previsto reading poetico curato da Giacomo Leronni e Fortunato Buttiglione sempre in Vico Sardella, il cui arco “imbiancato a calce per renderlo presentabile” è confinante con la sede di Spazio UnoTre. Musicheranno l’evento la flautista Titti Dell’Orco, il sassofonista Giacomo Eramo ed il pianista Roberto Re David, tra i lettori Maria Laterza e Francesco Maria Antonicelli.
Spazio UnoTre ospiterà la mostra fotografica di Giovanni Addabbo “Il Battente” (Un Colpo… per Annunciarsi), 20 immagini particolarmente suggestive scelte tra le oltre 200 proposte in video dei battenti immortalati nel corso del laboratorio fotografico dell’Università della Terza Età, madrina della mostra.
Gli artisti che dipingeranno le porte (formazione definitiva dopo il venir meno di Filippo Cazzolla) in rigoroso ordine alfabetico sono: Pompeo Colacicco, Luca Di Napoli, Agata Difino. Gino Donvito, Sergio Gatti, Antonella Lozito, Mario Lozito, Mimmo Milano, Valerio Pastore, Pleroo Mario Pugliese e Dante Spada.
Nel corso della conferenza stampa tenutasi il 31 agosto nel Chiostro comunale si è accennato alle motivazioni che hanno dato vita a questo incontro.
Presenti Claudio De Leonardis, Piera De Giorgi e in leggero ritardo anche Nuccio Altieri.
Ha esordito il consigliere provinciale De Leonardis tracciando il profilo di un centro storico sempre più vuoto, abbandonato da chi ha scelto di vivere in periferia, un luogo ricco di suggestioni letteralmente da reinventare e rivitalizzare. Le 15 porte “si aprono” su una nuova stagione artistica e culturale che vede nella creatività progettuale di Mario Pugliese – presidente di Artensione – il riscatto di questa zona della città. L’artista ed i suoi amici Sergio Gatti, Antonella Lozito ed altri hanno infatti deciso di investire nel futuro del centro storico aprendo botteghe, sedi di associazioni, ospitando eventi.
“Il centro storico sarà reinterpretato da dodici artisti – dichiara Claudio De Leonardis – con il loro sguardo profondo e intenso sapranno leggere la città e dar vita ad una Art Gallery on the Road su Federico II. Gli artisti non vedono la città come un palcoscenico dell’Arte ma come oggetto della Arte stessa all’interno dei processi di urbanizzazione. Attraverso l’incontro di più livelli istituzionali un progetto originale, non il solito parco tematico ma un patrimonio da raccontare alle nuove generazioni, si è concretizzato.”
“Ogni visione nasce dalla voglia di fare qualcosa per un luogo che si ama, vive e si rinnova giorno per giorno – afferma l’assessore alla Cultura Piera De Giorgi nel suo intervento –, appena Mario Pugliese mi ha parlato di questa sua idea ho pensato di coniugarla ad una jam session delle Arti – non a caso è il secondo titolo della manifestazione – un sogno che coltivo da sempre sia da operatrice culturale che fruitrice delle manifestazioni. Tutti gli artisti si sono messi in gioco, in cammino per lasciare un segno nel nostro paese. Bisogna coniugare l’Arte con la vita, rinnovarla attraverso i colori per dare un senso alla sua identità.”
“Passeggiando nel centro storico si percepisce il senso di attesa… ogni artista – continua la De Giorgi – prepara la sua “tela” con cura e amore, la inserisce in una cornice architettonica abbandonata spesso al degrado e forse per questo ancor più preziosa.”
“Perché Jam session delle Arti? Perché le arti ci parlano. La pittura parla con la parola scritta, il segno, il colore con la musica. La dimensione che più mi è piaciuta è la ricchezza delle nostre associazioni che hanno aderito con entusiasmo. Sono contenta di far parte di un territorio “abitato” dall’Arte! La sollecitazione alla partecipazione ha dato frutti che si potranno vedere: l’U.T.E. con Artensione, poeti ed attori in reading, musicisti che accompagnano le letture, al di là di ogni interesse o fazione… Se si lavora per gli altri, in sinergia, questo entusiasmo porta a dei risultati. E’ un lavoro duro, non facile, i tempi difficili ci inaridiscono nei rapporti. La nostra scommessa è far cose belle per tutti, curarle e farle insieme.”
Nuccio Altieri – assessore provinciale alla Cultura – punta sul valore aggiunto del turismo non più occasionale ma stanziale nel quale si inserisce la valorizzazione del centro storico e le iniziative poste in essere.
”Il turismo non è passatempo, ma una attività produttiva nella quale occorre investire. In altre attività il settore è saturo, la crisi riduce gli spazi. Il nostro è un territorio bello, vario da valorizzare mettendo a frutto, a “reddito” le bellezze del territorio, la sua natura, la sua storia. Gioia è una città ricchissima sotto l’aspetto culturale, ha il suo castello, la sua banda, tradizioni di valore, letterati, uomini di cultura che hanno lasciato il segno… un patrimonio da valorizzare, eppure da qui ci si passa per andare a Polignano, Alberobello, senza sostare più di qualche giorno. Dovendo scegliere di finanziare senza se e senza le cose buone, non ho esitato ad accettare questa proposta, una iniziativa che valorizza la storia attraverso i colori contemporanei. Non c’è meta turistica in cui l’Arte contemporanea non si coniughi con il passato. Se rimaniamo confinati nel passato, finiamo con l’esserne adulatori senza fornire alcun contributo nuovo alla causa. Mi auguro che questa iniziativa non resti isolata, che ci sia continuità. Non è vero che con la cultura non si mangia, oggi il turismo deve coniugarsi con la storia e la valorizzazione degli artisti di un territorio è fondamentale. Quanti di noi si sono portati qualcosa da un viaggio all’estero, per conservare testimonianza di un momento culturale che ci ha colpito? A Santa Scolastica abbiamo creato un collegamento con la biennale di Venezia ed è stato un successo.
Sostenere l’Arte – conclude Altieri – è un compito cui non possiamo sottrarci.”
“Dieci anni fa – afferma Mario Pugliese, invitato a intervenire – abbiamo scelto di aprire la nostra Associazione nel centro storico, un luogo abbandonato e degradato… Guardando le porte di vecchie cantine ci dicevamo: “Te l’immagini quella porta restaurata?” Poi ci è venuta l’idea di proporre questo progetto alla classe politica che ci ha dato fiducia. Ringrazio l’assessore Piera De Giorgi, Claudio De Leonardis che conoscevo poco e da subito ci è stato vicino, la Provincia rappresentata dall’assessore Nuccio Altieri, che pur senza conoscerci ci ha creduto ed ha sposato il nostro progetto con entusiasmo… E’ bello vedere gli abitanti del centro storico entusiasti, disponibili… hanno visto che qualcosa si muove ed hanno aperto porte chiuse da trenta anni…”.
Un investimento necessario se non indispensabile, già da domani, 3 settembre, potrebbe essere custodire queste opere d’Arte a cielo aperto da “tentazioni” di contribuire a lasciare ai posteri un segno meno artistico, “firmando” con bombolette spray e pennarelli le stesse porte.
Il rispetto della Cultura non sempre è scontato, in particolare dove non si è investito molto nell’educazione all’Arte.
Ed è confortante pensare che da domani le scolaresche che visiteranno il centro storico, scopriranno una nuova “attrazione” a firma di dodici artisti gioiesi, un valore didattico aggiunto che arricchirà le lezioni di storia.
Il percorso si snoderà tra Via Petrera, Arco Mastrocinto, Arco San Nicola, Via Concezione, Via A. D’Aragona, Via Barba, Vico Sardella, Vico Piottola.
Un sentito grazie a Fabio Guliersi e Cataldo Liuzzi per il prezioso contributo fotografico.