Archivio Gioianet

La Voce del Paese – Un Network di Idee

Politica

DUE REFERENDUM IN DIFESA DIRITTI LAVORATORI-video

referendum-lavoro-pp

referendumlavoro millepiazzeDue referendum in difesa degli art.8 e 18 e dei diritti dei lavoratori, ma in pochi ne parlano, anche a Gioia del Colle. Dal 13 ottobre, ovunque, in tutta Italia, si stanno allestendo banchetti per raccogliere centinaia di migliaia di firme per poter ammettere i Referendum prima e per vincerli poi, quando saranno celebrati.

La raccolta firme in difesa del mondo del lavoro rappresenta una straordinaria occasione non soltanto per difendere il principio che non si può accettare la compressione dei diritti, ma anche per identificare e rilanciare il mondo del lavoro come soggetto vitale della e per la democrazia. Ed in ultima analisi è questo anche il migliore antidoto a quel senso diffuso di scollamento e rifiuto verso la politica che troppo frettolosamente viene  spesso identificato nella generica formulazione dell’antipolitica.

Il comitato promotore dei referendumè costituito dai leader dei partiti che hanno promosso i Referendum sul lavoro (Idv, Sel, Pdci, Prc, Verdi), dai leader della Fiom e delle componenti Cgil Lavoro e Società, la Cgil, da associazioni della società civile come Alba, Articolo 21,  da giornalisti e docenti universitari. Una libera associazione di uomini e donne che si sono uniti per promuovere i Referendum sul lavoro, al di là delle fornero-monti-258x258appartenenze ideologiche e delle convinzioni politiche di ciascuno. Con una struttura molto agile: un Presidente e un Consiglio Direttivo, una segreteria organizzativa, un comitato per il controllo delle firme, un ufficio di coordinamento della comunicazione. Tutte strutture che non hanno potere decisionale restando questo prerogativa esclusiva dell’Assemblea dei promotori, ma funzioni pratiche organizzative.

Si vuole in pratica abrogare due leggi-vergogna di Monti e Berlusconi: la legge Fornero che ha cancellato l’articolo 18 dello statuto dei Diritti dei Lavoratori e l’articolo 8 della legge finanziaria approvata lo scorso agosto dal governo Berlusconi che ha dato un colpo mortale al contratto nazionale.

Nessuna di queste due leggi-vergogna ha prodotto un solo posto di lavoro in più, semmai ne ha cancellati, e continua a cancellarne, ma entrambe attaccano i fondamentali diritti dei lavoratori e così colpiscono l’essenza della nostra democrazia così come disegnata 127243 articolo18 ralfdalla nostra Carta Costituzionale, perché essa non può inverarsi se il mondo del lavoro viene umiliato.

Con i Referendum non si difendono solo i diritti dei lavoratori, ma la natura stessa della nostra democrazia che muta se la centralità del lavoro nella Repubblica Italiana sancito dall’articolo 1 della costituzione, viene sostituita dal dominio assoluto e cieco dei mercati e del profitto.

Con i Referendum si vuole rimettere al centro del dibattito pubblico la qualità della nostra democrazia e il nesso indissolubile tra difesa del lavoro e avanzamento dei diritti delle persone.

Con i Referendum si vuole che i cittadini possano decidere se stanno con ReferendumLavoro 151012Marchionne e la Fornero o con i lavoratori della Fiat cacciati dal posto di lavoro solo perché hanno in tasca la tessera della Fiom; se stanno con le politiche liberiste e recessive del governo Monti o con i lavoratori costretti a scendere in miniera, a salire sui tetti, a legarsi agli altoforni per difendere il loro posto di lavoro.

Con i Referendum si vuole togliere il potere dalle mani dall’antipolitica, ovvero  la casta dei politici avviluppati nei loro giochi di potere e distanti anni luce dai drammi e dalla sofferenza dei lavoratori, e restituirla finalmente nelle mani dei cittadini. I Referendum sul lavoro, così come è stato  per quelli sui beni comuni,  costruiscono buona politica e pratica democratica di massa, beni preziosi in quest’epoca dominata dalle maschere grottesche dei profittatori dei beni pubblici.

Per maggiori informazioni e per adesioni: #lottoperildiciotto.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *