FIDAS: “CON L’OSPEDALE CHIUSO DONAZIONI A RISCHIO”
Nella mattinata del 1° novembre in Piazza Plebiscito dalle 8 alle 12 ha avuto luogo “… E se donassi anche tu?” manifestazione organizzata dalla Fidas – fpds gioiese nel corso della quale effettuare donazioni di sangue.
Ottima la partecipazione, nonostante la giornata festiva.
“Questa mattina – dichiara la presidente Maria Stea – ben 50 persone sono venute in piazza per compiere il loro gesto d’amore, 42 hanno donato e a loro va un grazie speciale a nome degli ammalati. Ringrazio di cuore anche l’equipe che ha dispensato bevande calde e disciplinato l’accesso dei donatori!”
“Due settimane fa a Putignano abbiamo effettuato un’altra raccolta in ospedale, erano presenti 60 donatori. Purtroppo con la chiusura dell’ospedale la situazione è davvero critica! Abbiamo chiesto un incontro alla dottoressa Laddaga, ma non ci ha ancora ricevuti. Con oltre mille iscritti e quasi altrettanti donatori, dopo aver creato la cultura della donazione e la coscienza del donatore, non abbiamo ancora un luogo confortevole nel quale far donare. Non che l’autoemoteca non lo sia… ma è pur sempre una soluzione temporanea e non sempre utilizzabile con condizioni meteo sfavorevoli. Oggi siamo riusciti ad effettuare la raccolta, ma se avesse nevicato o piovuto come mercoledì?”
In tempi “bui” per la sanità, un sostegno logistico a realtà così importanti non solo è atto dovuto ma anche un lungimirante investimento nel volontariato. Tra l’altro con le dismissioni dei vari laboratori di analisi, non mancheranno di certo le attrezzature da utilizzare né i presidi… Nella peggiore delle ipotesi la sede può essere messa a disposizione anche dal Comune.
Potrebbe, pertanto, essere opportuno sollecitare un dialogo, un tavolo di concertazione istituzionale per dar seguito a questa legittima richiesta di cui è portavoce la presidente Maria Stea ma che proviene da ben mille cittadini iscritti.
Volontari che non solo donano il loro sangue, ma che fanno in modo che anche gli altri lo donino e trovano il tempo per fare del loro meglio pur se oberati da impegni di lavoro e familiari.
“Questo è Volontariato, quello vero con V maiuscola – dichiara uno di loro a nome di tutti – dietro il nostro impegno c’è l’ammalato, colui che senza sangue non potrebbe vivere o avere una vita dignitosa…..AIUTATECI AD AIUTARE!!!
Aiutiamo la Fidas a trovare casa e ad accogliere i donatori che – ne siamo certi – doneranno con ancor più gioia!