ALTIERI, VICEPRESIDENTE PROVINCIA: GIOIA MERITA DI PIÚ
In occasione dell’Assemblea cittadina del Pdl, organizzata per domenica 18 novembre 2012, alle ore 17.30, presso la futura sede situata in corso Garibaldi 11 (Gioia del Colle), abbiamo intervistato Nuccio Altieri, vicepresidente della Provincia di Bari nonché attuale Commissario del Pdl gioiese, sulla situazione politica e sociale locale, sul futuro politico del partito e sulle primarie. Un quadro significativo su quelli che sono i progetti futuri della dirigenza attuale, che sottoponiamo all’attenzione dei nostri lettori.
Un grazie al vicepresidente Nuccio Altieri per aver accettato e rilasciato l’intervista alla nostra Redazione.
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Il cambiamento del Pdl, a livello locale, in che direzione andrà esattamente?
Nella direzione del rinnovamento non solo generazionale ma soprattutto politico. Ovvero il partito deve aprirsi alla cittadinanza e al confronto, superare la fase della politica autoreferenziale, fatta da pochi in segrete stanze. Dobbiamo coinvolgere il mondo delle associazioni, delle categorie produttive, della scuola, soggetti con i quali bisogna instaurare in dialogo continuo e costruttivo per poter meglio rappresentare le esigenze reali della cittadinanza. Basta al partito che sa tutto di tutto senza parlare con nessuno, ma dobbiamo inaugurare il partito che si fa portatore dei bisogni della gente ascoltando la gente e includendo non escludendo. A Gioia c’e’ una straordinaria tradizione politica del centro-destra che ha grandi modelli ed esperienze a cui ispirarsi come l’On. Gianni Mastrangelo a cui mi onoro di avere dato il mio primo voto a 18 anni nel 1994. Oggi c’e’ un gruppo di giovani molto coeso, intraprendente, pieno di volontà e voglia di fare, che unito alle esperienze di tanti uomini e donne che militano nel partito da anni ma con la passione dei giovani e alla riferibilità e alla preparazione dei due consiglieri comunali possiamo fare grandi cose.
La sede gioiese è attualmente commissariata, a quando la nomina del nuovo segretario? Si faranno le primarie per eleggerlo?
Io più che commissario voglio essere considerato un moderatore del dibattito interno, perché le scelte anche in questa fase saranno prese dai gioiesi del Pdl senza nessuna imposizione. Dopo aver concluso questa opera di riorganizzazione del partito si giungerà all’elezione del nuovo coordinatore con un ampio e democratico congresso. Il Pdl come dimostrato dalla recente decisione di organizzare le primarie per la scelta del leader, oggi pone al centro della propria trasformazione la partecipazione della base alle scelte e alla selezione della nuova classe dirigente ad ogni livello.
Le ultime elezioni hanno visto un sostanzioso esodo di personaggi di un certo peso alla corte di Sergio Povia, cosa non ha funzionato e come intendete recuperare il consenso perso?
Chi passa da una maggioranza di centro-destra a sostenere una maggioranza di centro-sinistra si qualifica da solo. Non inseguiremo chi pone al centro dell’azione politica la convenienza personale e mi auguro che anche gli elettori di ogni schieramento comprendano che il trasformismo è il vero cancro della politica di oggi un malcostume che ci ha condotto alla crisi e a perdere credibilità. Noi porremo al centro della nostra attività le idee, i valori e i progetti reali, chiameremo più gente possibile a condividerli e a migliorarli e chi vorrà dare il proprio contributo sarà parte attiva di un percorso di crescita della comunità. La politica non deve essere delegata solo a chi è eletto, anzi al contrario gli eletti devono essere solo i portatori, i rappresentanti degli indirizzi assunti dagli iscritti al partito. Sono certo che così facendo per ogni persona che andata via ne recupereremo cento, pur credendo, da buoni cattolici, nella grandezza del perdono!
In che modo si vuol voltare pagina se alla guida del partito, sia a livello nazionale che locale, ci sono sempre le stesse facce?
Ho già detto che è stato avviato un percorso di selezione della classe dirigente che parte dal basso e non dall’alto con primarie e congressi. E comunque il Pdl oggi in Puglia è l’unico partito che grazie a Raffaele Fitto crede nei giovani e da spazio ai giovani: io sono diventato Vice Presidente della Provincia a 33 anni, in Puglia piu’ della metà dei nostri sindaci ha circa 40 anni vedi Lecce, Monopoli, Locorotondo, Alberobbello, Palo Trani, Bisceglie ecc… Il nostro Segretario Nazionale Angelino Alfano ha 42 anni, nel PD oggi solo Renzi lotta per quel rinnovamento che noi invece abbiamo conquistato da tempo!
L’altro ieri la vostra denominazione era Forza Italia, poi Pdl, domani? Ma basta cambiare il nome del partito o il simbolo per rifarsi una nuova verginità?
Forza Italia, Alleanza Nazionale, PDL sono tappe di percorso politico non semplici nomi. Non so se domani avremo una nuova sigla, ma se così fosse questo sarà necessario solo per denominare una ulteriore tappa di una più moderna e più ampia aggregazione dei moderati e liberali italiani.
Come intendete affrontare i problemi che assillano il nostro paese, dall’incremento delle tasse (IMU-TARSU- IRPEF Comunale…) alle sentenze giudiziarie, dalla disoccupazione ai conflitti di interessi ormai sin troppo evidenti dei nostri amministratori?
Su questi temi abbiamo già fatto una operazione chiarezza con il comizio di ottobre, continueremo ad andare in piazza ogni mese per informare i gioiesi e combattere contro una amministrazione arlecchino, unita solo dalle ambizioni personali e non da una identica visione politica. Infatti in questi mesi Povia & Co. sono riusciti solo ad aumentare le tasse e a bloccare lo sviluppo di Gioia. Ci terremo pronti al voto, perché sono certo che presto i deboli equilibri su cui si fonda l’Amministrazione Comunale si incrineranno e confido nella dignità e nella coerenza di qualche Consigliere Comunale della maggioranza, che piuttosto che subire i ricatti quotidiani e le prepotenze politiche di qualcuno, abbia uno scatto di orgoglio e consenta a Gioia di avere un governo di destra o di sinistra e non una ammucchiata senza identità e senza futuro.
Il Pdl sembra un tantino disinteressato alle problematiche sollevate dai consiglieri Enzo Cuscito (coalizione “Per il bene comune”) e Donato Lucilla (lista civica “Pro.di.gio.”), per problemi interni alla minoranza o è un nuovo modo di fare opposizione?
Cercheremo di organizzare quanto prima un coordinamento delle opposizioni, affinchè si possa mettere in campo una azione più forte soprattutto su temi condivisi. Anche qui il dialogo, il confronto e la concertazione sono il perno su cui costruire un rapporto più solido, nel rispetto delle differenze e peculiarità di ciascuno, ma certi del fatto che GIOIA MERITA DI PIU’!