SCIOPERO: STUDENTI LICEALI ADERISCONO IN MASSA
Lezioni bloccate questa mattina presso il Liceo Scientifico e Classico di Gioia del Colle. Gli studenti non ne hanno voluto sapere di entrare per svolgere la normale attività didattica. In blocco hanno solidarizzato con quel 20% circa di docenti (escluso il personale ATA) che hanno aderito allo sciopero indetto per oggi dalla FLC CGIL e dai Cobas, per ribadire la loro contrarietà alla Riforma Scolastica, ed ai tagli operati dal governo Monti verso la Scuola Pubblica. Reo, a loro avviso, di aver tagliato anche i fondi di istituto precedentemente stanziati. La classica coperta corta, si copre da una parte e si scopre l’altra.
E a nulla è valso l’estremo tentativo del preside Rocco Fazio di parlarne all’interno dell’Auditorium, rispettando l’invito diramato dal ministro Profumo che invitava “tutti i Presidi delle Scuole sotto tensione o sotto occupazione, di cercare di porsi in posizione di “dialogo” evitando, il più possibile, di ricorrere alle Forze dell’Ordine”.
I ragazzi sono stati irremovibili e promettono altri giorni di proteste da attuare con modalità e tempi differenti.
Il Ministro all’Istruzione Francesco Profumo, ha rivolto la sua attenzione anche verso gli studenti, il loro sciopero, i loro disagi che li spingono alla protesta e le occupazioni, diramando una lunga lettera (che proponiamo in calce).
Una lettera a cui contrapponiamo una parte del punto di vista di uno studente, in merito a queste proteste, che non lascia spazio a interpretazioni di sorta: “… lungo la via che porta a scuola mi soffermai su due uomini che parlavano dello sciopero degli studenti. “Quelli non vogliono fare lezione”, dissero. Questo è quello che la gente comune crede, questo è quello che Qualcuno pensa di noi. La verità è che noi occupiamo, scioperiamo e combattiamo perché le lezioni siano migliori, combattiamo per noi stessi, per i nostri professori, per i nostri futuri figli. Noi combattiamo perché abbiamo sulle spalle l’eredità di uno Stato che ha bisogno di essere cambiato!“
Per scaricare la lettera del ministro Profumo, clicca qui.