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STANGATA PER RISPARMIATORI, LO SANNO?-video

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risparmi in borsaAltra stangata finanziaria in arrivo. 20 milioni di piccoli e piccolissimi risparmiatori saranno stangati (dallo 0,15% al 34,2%!?) dal decreto Salva Italia, come spiega Alberto Foà, presidente di AcomeA SGR nel video di Risparmiamocelo!

Diciamo no a questo nuovo regalo alle banche e di fatto una patrimoniale sulle spalle dei più piccoli (in assenza del coraggio necessario per farla sui grandi patrimoni)! Condividete questo video, il link di questa pagina e del sito www.risparmiamocelo.it e avvisate 5/10 persone che saranno colpite da questa ennesima tassa e probabilmente non lo sanno.

Questa iniziativa nasce per informare ma soprattutto con l’obiettivo di ottenere l’abrogazione o la modifica sostanziale della norma.

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Per saperne di più

risparmiatori piccoli“Con il Decreto Salva Italia si introduce una nuova tassazione sugli strumenti finanziari, sui conti correnti bancari e sui conti di deposito titoli. Un’imposta di bollo (su titoli, strumenti, prodotti finanziari e valori scudati e sui conti correnti) per quelli che superano determinate soglie e i cui destinatari sono sia correntisti persone fisiche sia imprese in modo democratico o indiscriminato fate voi e che qui potete leggere in sintesi rispetto alle novità apportate dal maxi emendamento.

Sui prodotto finanziari si pagherà l’imposta proporzionale dello 0,1% per il 2012 sui prodotti finanziari anche non soggetti ad obbligo di apertura di conti di deposito con un importo minimo di 34,20 euro ed un massimo di 1.200 euro ma limitatamente al 2012. La stessa imposta di bollo salirà poi allo 0,15% dal primo gennaio 2013. Questa si applicherà a tutti gli strumenti finanziari tranne i fondi pensione e quelli sanitari. Sono ricompresi altresì anche i buoni fruttiferi postali sempre al di sopra di una soglia di rimborso pari a 5 mila euro e sempre con un minimo di imposta di bollo di 34,20 euro.

No Tax Area per i conti al di sotto dei 5.000 euro

V’è da chiedersi se abbiano monitorato la composizione dei conti correnti perchè definiscono una no tax area sui conti al di sotto dei 5.000 euro. La nuova tassazione sui conti correnti inserito nel comma 2 dell’articolo 19 del Decreto Salva Italia e sempre stante la definitività delle modifiche proposte al Senato si applica in diverso modo rispetto a quella del deposito titoli (che trovate nel successivo comma 3 sempre dell’articolo 19). In alcuni casi niente di nuovo rispetto a quanto avveniva prima per quello che concerneva l’articolo 13 della tariffa ma con un ritocco al rialzo.

Chi è soggetto alla tassazione sui conti correnti

Euro10 web--400x300Vi riporto il testo della modifica proposta al Senato e che prevederebbe che “L’estratto conto o il rendiconto si considerano in ogni caso inviati almeno una volta nel corso dell’anno anche quando non sussiste un obbligo di invio o di redazione. Se gli estratti conto sono inviati periodicamente nel corso dell’anno, l’imposta di bollo dovuta è rapportata al periodo rendicontato. Se il cliente è persona fisica, l’imposta non è dovuta quando il valore medio di giacenza annuo risultante dagli estratti e dai libretti è complessivamente non superiore a euro 5.000″.

Rientrano quindi nell’ambito di applicazione della norma relativa alla nuova imposta di bollo le persone fisiche e le persone giuridiche con una differente tassazione patrimoniale. La nuova previsione dovrà essere applicata dalle banche, istituti di credito, gestori, poste italiane, società di intermediazione mobiliare e simili che svolgono la funzione di deposito custodia e amministrazione di titoli.

Esclusioni dall’imposta di bollo del Governo Monti

Il Decreto Salva Italia fa salvi i fondi pensioni ed i fondi sanitari che sono esclusi dalla nuova tassazione. Non si applicherà ai dossier aventi saldo zero,  salvo chiarimenti differenti. Se con l’occasione avete intenzione di chiudere il dossier titoli ricordate che la nuova imposta di bollo non sarà dovuta salvo chiarimenti differenti.

Su cosa si calcola l’imposta di bollo sui depositi amministrati

imposta-bollo-conto-titoliSi prenderà in considerazione in prima battuta il valore di mercato se presente o il valore nominale e se mancanti il valore di rimborso eccetto alcuni casi specifici a seconda della tipologia di strumento finanziario come per esempio nel caso di obbligazioni sarà preferibile il valore nominale, come anche per le azioni e se in mancanza al costo di acquisto come anche per gli ETF.

Quanto costa alle persone fisiche l’imposta di bollo

Essendo un’imposta di bollo calcolata in misura fissa per le persone fisiche non si sposa in modo ottimale, per usare un eufemismo, con il principio di proporzionalità dell’imposta e a mio avviso non fa che incrementare la platea di micro tributi che, se sommassimo uno per uno e facessimo confluire in un’unica grande imposta vedremo che la pressione fiscale, altro che 50%, salirebbe sicuramente molto a livelli ben più elevati. Solo che i tantissimi micro tributi applicati alle più svariate fattispecie si perde il calcolo dell’effettivo tax rate  subito annualmente. Ecco un’idea potrebbe essere quella di inserire in dichiarazione tutte le imposte versate nel corso dell’anno a qualunque titolo ed identificare delle soglie massime di tax rate indipendentemente dal fatto impositivo rilevante ai fini del tributo (un’idea gettata lì).

soldi 8Già dal 2013 infatti l’imposto di bollo per esmepio sui conti di deposito aumenterà dallo 0.10% allo 0,15% annuo sulle somme depositate non solo ma sono anche previsti dei valori comunue minimi da corispondere alla banca e pari a 34,20 euro. Altra caratteristica di non poco conto è che mentre in passato era previsto un tetto massimo di 1200 euro all’imposta di bollo sulle somme depositate ora non è previsto per cui immaginate di avere 50 mila euro sul conto corrente: l’imposta di bollo dello 0.15% sarà di 75 euro.

In pratica viene tassato il fatto di essere dei cassettisti e di non buttare i soldi in borsa, per cui lo Stato si prende, per il tramite della banca (che forse beneficerà anche intanto della liquidità tra il momento di esazione dell’imposta di bollo ed il riversamento nelle casse dello Stato) un’imposta aggiuntiva così senza che si sappia bene il motivo”.

(fonte tasse-fisco)

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