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CONTINUANO LE “SPESE” PUBBLICHE NON “NECESSARIE”

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attraversamenti4La spesa pubblica – vera nota dolente di ogni amministrazione pubblica, a Gioia – fino a qualche mese fa a rischio di dissesto per debiti e per mancato rispetto del patto di stabilità, tanto da giustificare un esosissimo aumento di IMUsta assumendo i connotati di un allegro sperpero.

L’Amministrazione non solo ha ritenuto “necessario e inderogabilestanziare 17.318,99 euro per gli attraversamenti pedonali rialzati, e relativa segnaletica verticale (PERCHÉ SPENDERE 17.319 EURO SE C’É IL SEMAFORO?-foto) ed altri 6.000,00 per chiudere il buco in piscina (PISCINA: L’AMMINISTRAZIONE CONTINUA LA SUA PROMOZIONE), ma non è neanche risultata particolarmente “parsimoniosa” nell’erogare contributi per le iniziative natalizie.

Oltre ai 2.904,00 euro spesi per gli alberi ecocompatibili realizzati per addobbi natalizi ha infatti investito 1.210,00 per l’evento “Scrivoanch’io.it in the world” (cifra destinata alla Associazione culturale “28” di Alberobello), atrebil-teatro-e-il-natale-ppben 800,00 euro per gli eventi ludici realizzati da Piero Romanazzi e la sua Pierre Animazione, 880,00 per il concerto di Ottaviano e Di Modugno, 1000,00 per l’evento “Natale fatto ad Arte” affidato all’Associazione Petali di Pietra che si avvarrà di collaborazioni gratuite e altri 600,00 per il concerto musicale di un gruppo di 20 musicisti di cui Kecco Recchia – riportato in determina “a sua insaputa” quale unico intestatario “per motivi di semplificazione burocratico-amministrativa” – è un semplice componente.

Ammonta a 250,00 euro l’importo destinato al chitarrista Francesco D’Aprile per l’evento “I grandi classici della poesia” tenutosi per pochi intimi, in una serata davvero troppo gelida, nella Chiesa di San Domenico (I CLASSICI RIECHEGGIANO IN SAN DOMENICO) e ben 363,00 per il service in uso per imu 2012“Natale in piena crisi di nervi” (UN “NATALE IN PIENA CRISI DI NERVI” CON ÀTREBIL TEATRO), a onor del vero non proprio indispensabile, tenendo conto della discreta acustica del chiostro.

Cifre – quelle riservate al Natale gioiese – che senza l’enfasi di crisi imminente proclamata dagli amministratori in questi mesi, in particolare prima di approvare gli aumenti dell’IMU, potrebbero anche essere ritenute accettabili, ma che dopo tanto “terrorismo” sul pericolo di dissesto appaiono sbeffeggiare una comunità provata dalla pressione fiscale e irridere i bisogni di quei cittadini costretti a “stringere la cinghia” anche sotto il Natale.

 

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