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Cultura

PREMIO “CIRO COPPOLA”: LUCIA ZAGALOLO FINALISTA

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Lucia-risponde-alle-domande-dei-giuratiQuando più persone, soprattutto ragazzi, di diversa età e provenienza si incontrano nella bellezza della poesia, la cultura diventa una grande maestra di vita. Guardarsi negli occhi non curandosi delle differenze d’origine o di accento, di aspetto o di esperienza, è semplicemente puro e bello. Cinque ragazzi da cinque regioni diverse: un’opportunità di crescita che solo il premio “Ciro Coppola”, nella sua originalità poteva offrire.

Lo scorso 28 dicembre ha avuto luogo la manifestazione, anch’essa carica di una disarmante energia positiva, presso la bellissima isola d’Ischia. I cinque finalisti Francesco Pasquale Acquaro da Cosenza, Angela Sassi da Caserta, Arianna Shivji da Pescara, Fiammetta Volpe da Cuneo e Lucia Zagalolo di Gioia del Colle, si sono confrontati con una giuria di cinquanta ragazzi provenienti da diversi istituti superiori dell’isola. La giuria dei ragazzi si è dimostrata molto curiosa e attenta tanto che l’intervista è stata piacevolmente divertente e interessante.

Il Liceo Classico di Gioia negli ultimi tre anni ha partecipato al Premio conseguendo ottimi risultati. In questa ultima edizione che ha visto Lucia Zagalolo tra i cinque finalisti, ben 500 le poesie in concorso. “Un premio – a detta della professoressa Grazia Procino, affettuosamente definita “ambasciatrice del Premio in Puglia” – tra i più longevi, giunto alla 35esima edizione ed insignito dell’Alto Patrocinio del Presidente della Repubblica. Numerosi i messaggi pervenuti dalle autorità politiche e civili attestanti felicitazioni per i finalisti della propria regione, per noi – continua la professoressa – il messaggio davvero ispirato del presidente della Provincia di Bari e la presenza del presidente del Consiglio provinciale, dottor Piero Longo. Lucia, la più piccola fra i finalisti, ha ricevuto i complimenti di tutti i presenti alla cerimonia di premiazione, colpiti dalla sua disinvoltura, dalla preparazione e dal suo talento.”

“Io personalmente – confessa Lucia – ho vissuto un’esperienza unica e molto costruttiva, che mi ha insegnato a geLucia-e-la-vincitrice-Arianna-Shivjistire le mie emozioni e ad esprimermi per quella che sono. La mattinata è cosi volata, tra una domanda e una foto… La serata si è fatta un po’ attendere, ma il batticuore non ha tardato ad arrivare. La cerimonia conclusiva è stata un bel mix di poesia, musica, arte, cultura e sane risate.

Una bravissima attrice Milena Monti ha dato voce e interpretazione a tutte le liriche e l’abile chitarrista Restituta Rango ha creato dei commenti musicali. Dopo un’attesa molto sentita il verdetto è esploso fra gli applausi: la vincitrice è stata la poesia “Ho perduto il mio io” di Arianna Shivji.

Ogni attimo successivo si è poi trasformato in eterne e gioiose fotografie. Loro sanno portarti lacrime di gioia e hanno l’incredibile potere di mantenere i ricordi sempre vivi e nitidi in noi. Ho molto apprezzato l’incontro con la giuria popolare e credo che insieme alla conoscenza degli altri finalisti è stata una delle esperienze più belle della mia vita. È semplicemente indescrivibile l’atmosfera che si respira, il calore e la passione della gente. È stato interessante conoscere gli altri quattro ragazzi perché solo così è stato possibile entrare in empatia con loro per comprendere l’origine delle loro liriche.

Lucia-Zagalolo-con-la-giornalista-di-TeleischiaHo imparato ad amare ancora di più la poesia poiché mi ha aperto le porte di un’immensa esperienza formativa. Ogni parola, ogni verso (mio o di altri) è stato un tesoro inestimabile che con piacere ho reso parte di me. Avrò sempre nel cuore il ricordo di questo incontro ma soprattutto il confronto con gli altri.

Noi ragazzi oggi perdiamo facilmente di vista i valori di cui nutrirci e diamo solo alla tecnologia l’opportunità di entrare nei nostri rapporti. Un uomo invece, si fa grande con la conoscenza, il sapere, l’arte del saper affrontare le sfide. Credo che in ognuno di noi ci sia poesia, e in ognuno di noi c’è un talento, basta sapere come accenderlo. Per fortuna ci sono ancora tanti esempi che potremmo seguire, tante persone che ci circondano, fanno sacrifici e ci amano per quello che siamo.

Il premio “Ciro Coppola” mi ha insegnato a essere me stessa e a propormi per quello in cui credo. Inoltre, ho imparato a conoscere nuovi aspetti degli altri ragazzi, come la loro vicinanza alla cultura. L’impegno in qualcosa in cui crediamo davvero è ciò che ci rende persone mature e parte attiva della nostra società. Amate l’arte e fatela vostra, riempite il cuore di passione e sarete grandi in tutto quello che farete.”

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Impara

Impara
che nella profondità di uno sguardo
vive l’infinita essenza della persona.
Impara
che l’abbraccio di una madre
è il tempo che si ferma, il sorriso, la certezza.
Impara
che pregare significa anche ricordarsi
di chi si dimentica di te.
Impara
che la guerra distrugge e niente torna indietro:
è l’apice dell’egoismo umano, dell’avidità.
Impara
che l’odio presume amore
     diventando un legame simile e altrettanto intenso.
Impara
che l’amore è il vero motore del mondo
unico sentimento incontrastabile.
Impara
che la vita nel suo essere non butta mai nulla,
ma si serve di tutto, restituendoci tutto.
Infine ricorda
non c’è fretta di imparare,
lo farai col tempo
anno dopo anno, giorno dopo giorno!

Lucia Zagalolo

Liceo classico “P. Virgilio Marone” di Gioia del Colle
Poesia finalista al XXXV Premio Internazionale “Ciro Coppola” di Ischia

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Motivazione della giuria tecnica:

“Questa lirica è una vera e propria “lode dell’imparare”. Non certo una lode del valore dell’istruzione o della forza dell’essere istruiti e del sapere. L’idea guida della composizione è che, imparando a leggere nella profondità di uno sguardo, nei gesti affettuosi di una madre, nei sentimenti degli individui, si comprende che ogni esperienza della vita merita di essere vissuta. La vita è maestra paziente da cui si impara sempre, basta saperne cogliere gli insegnamenti senza avere fretta”.
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