LICEO: “URGENTE EDUCARE I RAGAZZI ALLA LEGALITÁ”
Continua il percorso che vede l’I.I.S.S. Canudo – V. Marone sempre più protagonista e “ambasciatore” di legalità in ambito concorsuali – Lo Stato siamo Noi – e progettuali con “ELLE – Educazione alla legalità e al lavoro etico”, progetto che vedrà l’istituto in partenariato con l’I.I.S.S. Leonardo da Vinci di Cassano delle Murge, i Comuni di Gioia e Cassano, l’Associazione Centro Studi Erasmo – onlus e Cercasi un Fine – onlus.
“Il progetto – dichiara Piera De Giorgi, nella doppia veste di progettista del Canudo e assessore alla Cultura – nasce dalla consapevolezza che l’educazione alla legalità rappresenti, nell’attuale momento storico in cui la nostra società diventa sempre più complessa e contraddittoria, uno degli aspetti fondamentali della formazione integrale della persona. E’ importante che gli adolescenti crescano il più possibile in maniera sana anche sul piano intellettuale, morale, spirituale e sociale, che sviluppino capacità di giudizio personale, senso di responsabilità morale e sociale, diventino, cioè, membri consapevoli della società e vivano le leggi come opportunità e non come limiti.
Alla luce di questo, il progetto “ELLE Educazione alla legalità e al lavoro etico” ruota intorno alla convinzione della necessità e urgenza di attivare e consolidare reti di relazioni tra enti, istituzioni, terzo settore che vogliono sperimentare un‘azione partecipata e democratica della cittadinanza attiva in percorsi strutturati, rivolti ai ragazzi tra i 16 e i 18 anni, sulle tematiche afferenti l’educazione alla legalità e in particolare alla legalità nel mondo del lavoro.”
“Si parlerà di regole di convivenza sociale e civile con particolare riferimento ai rapporti di solidarietà nei confronti dei soggetti deboli, di partecipazione democratica attiva, lettura e analisi delle diverse dimensioni della illegalità e in rapporto con il mercato del lavoro, del sistema dei diritti e del lavoro e di molto altro.”
“Alcune azioni coinvolgeranno direttamente gli studenti dei due istituti che verranno formati col metodo della peer-education per permettere loro di trasformarsi in “formatori” e “divulgatori” presso i loro coetanei oltre l’ambito scolastico. I ragazzi, accompagnati dallo staff di progetto, diventano a loro volta animatori del territorio sui temi trattati, utilizzando anche i media normalmente usati per diletto o sfogo nevrotico come strumento corroborante di senso realizzativo e di responsabilità sociale.”
“Tra gli obiettivi del progetto – conclude la De Giorgi – sviluppare la capacità di leggere e interpretare i fenomeni della legalità/illegalità e il senso della legalità, promuovendo la partecipazione attiva e costruttiva nella propria comunità di appartenenza con un approccio consapevole e critico all’individuazione e prevenzione di situazioni di rischio.”