IMPRENDITORI: “FARE RETE PER FRONTEGGIARE LA CRISI”
Giovedì, 18 aprile, il Chiostro comunale ha ospitato il convegno “Opportunità per le imprese”. Al tavolo dei relatori Domenico Cafarchia, Sergio Povia, Federico Antonicelli, Tonino Santamaria e Giovanni Cavaliere.
“In questo incontro – dichiara Daniela De Mattia -, si è evidenziata l’importanza dell’informazione rivolta alle imprese, ma anche l’importanza per le imprese di compiere costanti aggiornamenti circa le agevolazione ed i finanziamenti esistenti”.
“Circa i finanziamenti – continua la De Mattia – sono stati illustrati i prodotti agevolati offerti dalla finanza per l’impresa con garanzia Confidi, appartenenti all’Asse VI del FESR 2007-2013 della Regione Puglia e gli interventi agevolati collegati; il bando a favore di PMI nel settore commercio valido sino a fine maggio; i finanziamenti ordinari in convenzione con il sistema bancario; i fondi antiusura e le Convenzioni con società di mediazione creditizia. Quindi le opportunità esistono ma bisogna conoscerle e saperle “raggiungere” con proposte ben programmate, come ben sottolineato da Tonino Santamaria. Un altro tema centrale ha riguardato l’assoluta necessità dell’elaborazione di un preciso Business Plan per poter accedere ai finanziamenti, ma soprattutto per poter elaborare correttamente il progetto da presentare e la sua reale gestione nel tempo”.
“Raggiungere nuove aziende con il messaggio e l’informazione corretta è quanto ci siamo proposti. Continueremo il nostro “tour” – dichiara Santamaria – sperando di raggiungere il maggior numero di imprese, per valorizzare loro ed il territorio di appartenenza.
Una riflessione sulla necessità di “fare rete” per far fronte alla crisi che non risparmia nessun settore è d’obbligo.
“Si è evidenziato come troppe volte la politica dei finanziamenti, in passato, abbia in realtà danneggiato le imprese, che una volta raggiunto il finanziamento non sono state in grado di gestire lo sviluppo di un programma imprenditoriale duraturo e con concrete ricadute in termini di guadagni e sviluppo. Il reale cuore della nuova attività d’impresa è però il fare “rete”, unirsi non solo per prodotti comuni, ma anche se si lavora attorno a più vasti sistemi di produzione o innovazione, in modo tale da affrontare la crisi, costruire un brand forte, ed affrontare i processi di internazionalizzazione in maniera più organizzata ed efficace”.
“Durante il convegno Domenico Cafarchia – esperto di internazionalizzazione – ha evidenziato come vi siano talenti, idee e potenzialità nel territorio pugliese, spesso non valorizzati a causa di un errato approccio, della difficoltà di creare “sistema” ed affrontare uniti i processi di innovazione e sviluppo”.
Numerosi gli esempi portati a sostegno della tesi da Domenico Cafarchia.
“Ci sono numerosi pasticceri unendosi ad imprenditori della torrefazione hanno aperto attività di prestigio, o cuochi che hanno saputo “esportare” la propria arte all’estero sostenendo il sistema di ristorazione d’appartenenza ed ancora imprenditori che hanno ben sfruttato la programmazione di appuntamenti mirati durante fiere ed eventi di settore”.
“I presenti hanno chiesto agli esponenti dell’amministrazione, al sindaco Povia e al consigliere Antonicelli, quali politiche verranno messe in atto per favorire le imprese locali e permettere loro di restare a Gioia. Alcuni imprenditori (tra cui lo stesso consigliere) hanno evidenziato come circa il 90% dei loro affari vengono condotti fuori dal territorio gioiese. Questo, quindi, è un tema che evidenzia da un lato la necessità da parte dell’Amministrazione di monitorare il territorio e comprendere le necessità degli imprenditori, investendo correttamente i finanziamenti ottenuti, dall’altro il momento di “sospensione” che alcuni imprenditori stanno affrontando senza approfittare delle possibilità che ancora ci sono, e soprattutto senza voler davvero raggiungere le informazioni necessarie e senza voler provare a cambiare approccio e lavorare in rete”.
Un altro dato su cui riflettere è la risposta in termini di presenza degli addetti ai lavori.
“I relatori hanno dichiarato di aver raggiunto circa 1500 contatti potenzialmente molto interessati al tema, nonostante questo nel Chiostro vi erano circa 60 persone, tra cui una ventina di gioiesi”.
“Volendo andare in estrema sintesi sulle “buone pratiche” emerse nel convegno – conclude Daniela De Mattia – è evidente che occorre informarsi, raggiungere consulenti competenti per la programmazione finanziaria, creare una rete con altre imprese del settore o interessate allo stesso mercato e pianificare le proprie proposte in particolareggiati business-plan attraverso cui valutare attentamente fattibilità e follow-up, con controlli periodici per verificare l’effettiva riuscita della programmazione e le ricadute su guadagni e soprattutto sullo sviluppo dei propri strumenti imprenditoriali”.
Una analisi assolutamente impeccabile a margine di un incontro poco pubblicizzato pur se di pregio.