ÀTREBIL TEATRO UN SUCCESSO A “DIVERSE LATITUDINI”-foto
“Diverse latitudini”, stessa voglia di mettersi in gioco e dar voce ad emozioni attraverso pensieri e riflessioni tratte da autori celebri – nel caso di Dario Fo e Franca Rame – per la loro dissacrante ironia.
Nulla graffia a sangue quanto un sorriso carpito su un tema, quello del tradimento, che marchia a fuoco i sentimenti di ogni donna incidendo sulla sua pelle le parole “sconfitta e rifiuto”.
Gli attori di Àtrebil esprimono questo vissuto alternandosi, indossando di volta in volta lo stereotipo dell’uomo di successo, pronto a tradire senza porsi alcun problema, e urlando il dramma di una donna ferita – vittima del suo stesso sarcasmo -, pronta a rimettersi in gioco anche facendosi ancor più male, pur di non soccombere alla realtà di un tradimento subito e mai compreso. Una donna che sbeffeggia se stessa, si deride, soffre atrocemente eppur sorride e fa sorridere…
Diretti con sapiente maestria dai maestri Rocco Capri Chiumarulo e Anna Garofalo, prestano voce al prologo di Carlo Lucarelli e a “Coppia aperta”: Titti Antonicelli, Massimo Brambilla, Roberto Fatiguso, Giovanna Greco, Monica Lasorella, Luciana Passiatore e Rosaria Petrera.
In assolo Luciana Passiatore recita un suggestivo brano di Jonathan Foer, in precedenza Roberto Fatiguso dà voce a Paolo Nori.
Un reading “per ascoltare, sorridere, e assistere allo specchio dei nostri pensieri esplorando diverse latitudini”, un titolo non a caso plurale ed aperto, per invitare alla ricerca di impossibili coordinate, quelle in cui la sensibilità della donna si interseca con il pragmatismo dell’uomo, zenit e nadir di diverse “lunghezze d’onda” che un comune destino biologico ha casualmente unito.
“Una esibizione “antioraria” – per Rocco e Anna – che unisce letture diverse e schiacciate, unite dal sotteso fil rouge dell’ironia. Piccole storie di grandi dolori, di grandi emisferi della mente senza nessuna misurazione e nessun sestante: perché niente collima, mai. Se non, per fortuna, raccontando e sperando nel potere dell’ascolto”.
Nonostante il pullulare di iniziative nel corso della stessa serata dell’8 giugno, tanti i presenti corsi ad applaudire Atrebil.
“Quando si vive in piccole realtà – ci confida Daniela Paradiso, durante il reading – si è soliti lamentare la mancanza di opportunità di svago culturale e di vita sociale. Fortuna che c’è Spazio UnoTre – uno spazio che non esiterei a definire “palestra di bellezza” – a invertire questa tendenza. Non perché offre un diversivo alla monotonia della vita paesana, ma per la qualità del progetto culturale in sé. Un progetto che lascia a tutti l’opportunità di esprimersi artisticamente anche quando non si è artisti per professione. Perché l’arte e la conoscenza sono l’espressione più sublime e democratica della mente e dell’animo umano. Perché l’arte fa del bene a tutti e ci rende migliori. Ed è così che ci si sente alla fine di un evento organizzato in questo spazio: migliori. E più felici.”
“Stasera è toccato agli attori di Atrebil Teatro allietarci – continua Daniela – con due reading teatrali molto divertenti e due monologhi, tutto eseguito con grande professionalità e trasporto dagli attori di questa compagnia emergente. Non si può che apprezzare e soprattutto stimare persone che si impegnano nel realizzare qualcosa di bello ed artisti illuminati come Mario Pugliese, disposti a condividere spazi e tempo con altre arti e con la città”.