RISSA PER QUAGLIARIELLO SULLE NOTE DELL’AIDA-video
Nella XVIII edizione del Festival “Bandalarga all’Opera” ieri sera, 13 luglio, in Piazza Castello, a Conversano, nella prima delle tre serate dedicate all’Aida (in programma anche l’11 e il 13 agosto) un fuori programma raccontato da alcuni gioiesi presenti alla kermesse che ha visto sul palco Antonio Stragapede, Emanuelle Zoldan, Barbara Costa, Michael Spadaccini, Marco Paoluzzo, Paolo Ruggiero, Simona Di Capua e Sante Schiavone, diretti dal maestro Angelo Schirinzi, regia di Luigi Travaglio.
Un fuori programma che ha animato non poco la serata e si è rivelato interessante quanto il concerto.
“Pochi minuti prima dell’inizio dell’opera – afferma A.M. di Gioia, seduta tra il pubblico -, il sindaco di Conversano prende la parola per annunciare che seduto accanto a lui c’è il ministro Quagliariello e che vuole passargli la parola per la consegna di una targa offerta al ministro dai ristoratori della città. In quel preciso istante, alle mie spalle, dalla terza fila insorge un anziano e distinto signore (parrebbe un generale dei Carabinieri in pensione) che urla: E’ una vergogna, non è ammissibile consentire uno show ad un politico in uno spettacolo culturale a pagamento!” Lo sdegno monta…..urla, fischi, paroloni, un coro di buuuuuuuuuuuuuuuuuu, impediscono al ministro di dire anche una sola parola, mentre il sindaco si inalbera… si sfiora la rissa… poi intervengono il servizio d’ordine e carabinieri che consigliano al sindaco di non proferire altra parola e di lasciare il posto alla musica……il maestro Schirinzi attacca in gran fretta l’inno d’Italia…..e tutti in piedi cantano. L’Aida ha inizio, alla fine del primo atto si accendono le luci e subito un signore sguaiato e furibondo si slancia urlando in dialetto verso le nostre file. E’ alla ricerca del “mongoloide” che ha impedito al ministro di parlare, vorrebbe picchiarlo…….il figlio dell’anziano signore alle mie spalle, un giovanottone alto, si slancia intimandogli di non offendere suo padre…. sul proscenio davanti all’orchestra in pausa si scatena una rissa paurosa, gruppi avversari trattengono i soggetti che cercano di venire alle mani, noi rimaniamo immobili tra i due fuochi…..le fazioni opposte urlano in tutta l’enorme platea all’aperto, le mogli trattengono per la giacca i mariti per evitare che intervengano …..scoppia il pandemonio! Il servizio d’ordine ci mette mezz’ora per far tornare tutti ai posti e finalmente inizia il secondo atto dell’opera.
Durante l’intervallo che precede il terzo atto il sindaco in persona, da solo, si avvicina alla nostra fila e si aggira nervosamente alla ricerca dell’anziano signore che aveva scatenato la contestazione contro Quagliariello che intanto si è dileguato. Quando individua la persona, assume toni di sfida, è furibondo, intervengono due suoi amici che lo prendono a braccetto e quasi di peso se lo portano via. Inizia il terzo atto. Il quarto atto della tragedia verdiana si conclude tranquillamente.
Tutti alla fine concordano che il fuori programma con boato di plateale espulsione di Quagliariello è valso tutto il prezzo del biglietto!”