LUNGA VITA A TUTTI CON L’ARTE DEL “FENG SHUI”-foto
“Feng Shui” , ovvero l’arte cinese per il raggiungimento della prosperità, della felicità e della lunga vita per tutti.
Questo l’argomento intorno al quale ruota il libro “Feng Shui. A manual for beginners”, scritto in inglese dalla professoressa Alba Angiola e presentato dalla professoressa Irene Martino al cospetto di un pubblico davvero numeroso venerdì, 12 luglio, nella splendida cornice della Masseria Santissima, a pochi chilometri da Gioia, nella hub di Pleroo (Claudio De Leo), evento splendidamente organizzato da Maria Castellano.
L’opera presentata per la prima volta nel chiostro di palazzo San Domenico in aprile, è interamente scritta, illustrata e cucita a mano.
“Il principio di base del Feng Shui – afferma l’autrice – è collocarsi nel rispetto della natura senza disturbarla. E’ un libro che ha dieci anni di ispirazione. Un mio amico, che viveva in Oriente, ha messo su casa a Bari e mi ha incitato alla pubblicazione, in otto mesi le trenta schede sono diventate ottanta pagine, le ho fatte rilegare a mano, sono cucite con un cordoncino, secondo un antico metodo cinese”.
“Alba Angiola – afferma Irene Martino nel corso della presentazione – ha spiegato le ragioni per le quali, ormai da lunghi anni, ha intrapreso un percorso di studio e di conoscenza diretta, con l’aiuto di maestri, di una disciplina e di un’arte che le hanno cambiato la vita, tanto da decidere di trasferire in primo luogo, ai suoi studenti, quanto da lei appreso, mediante delle tavole corredate da riflessioni, pensieri, disegni e ideogrammi che poi, col tempo, hanno assunto le dimensioni di un vero e proprio manuale scritto e rilegato a mano, secondo le antiche tecniche dei maestri librai. Una strategia assolutamente nuova e di grande spinta motivazionale per i suoi alunni,che hanno risposto con entusiasmo a tale sollecitazione. Oltre al mondo della scuola, Alba ha pensato ad un pubblico di lettori assai più vasto dei nostri confini geografici, nell’idea di poter offrire a tutti la possibilità di vedere il mondo e se stessi, da una prospettiva nuova o, semplicemente per i più scettici, di aprire delle porte attraverso le quali sperimentare concretamente i principi del Feng Shui”.
“Il manuale, infatti – continua la Martino – dà suggerimenti pratici per applicare nella propria casa, al lavoro, a scuola, questa nuova forma di vivere lo spazio e la collazione del “nostro sé” in quello spazio. I consigli spaziano dalla posizione delle stanze alla forme delle case, ai colori, per finire anche al cibo. Tutto orientato a favorire lo scorrere del Chi, l’energia vitale dell’Universo e della natura e che si realizza pienamente allorquando vi è la perfetta sintesi degli opposti, lo Yin e lo Yang, raffigurati nel Tao. Solo così, secondo la filosofia del Feng Shui, si può realizzare il benessere che consiste in uno stato di totale armonia dell’uomo rispetto alla natura. Particolare interesse ha suscitato nel pubblico la discussione relativa all’influenza dei colori e di alcuni oggetti all’interno della casa, la cui scelta dovrebbe rispettare la combinazione perfetta dei cinque elementi: legno, fuoco, terra, metallo, acqua, secondo un ciclo costruttivo in grado di determinare l‘equilibrio e l’armonia di ciascun ambiente”.
“Servendosi di diapositive – conclude Irene Martino -, Alba ha illustrato come i principi del Feng Shui siano antichissimi, a partire dalla grande Muraglia cinese, per finire ad alcuni recentissimi e avveniristici grattacieli di Pechino, costruiti sempre secondo questi criteri. Esempi indigeni, sono invece le nostre masserie, nelle quali, la disposizione degli ambienti, l’utilizzo degli spazi e dei materiali, erano ispirati dalla saggezza istintiva dei nostri antenati, capaci di seguire e assecondare le leggi della natura per ricavarne i massimi benefici”.
“La casa – afferma la Angiola – è simile a un corpo, in essa scorre energia (il Chi), la porta è la bocca, le finestre sono gli occhi. La bioarchitettura segue due scuole di pensiero, quella tecnica che si basa sui calcoli, e quella emotiva, che adotta alcuni dei suggerimenti proposti dal Feng shui, è il caso della climatizzazione naturale, del riciclo dell’acqua, dell’energia solare, di colori e materiali particolari. Il libro è un manuale, un ricettario per principianti che può aiutarci a vivere meglio nei nostri spazi, rispettando la natura e l’ambiente. Ci spiega cos’è il Feng Shui e come utilizzarlo per vivere meglio e in armonia, a casa, al lavoro, in città e con la natura”.
“La cucina, ad esempio – suggerisce l’autrice -, va posta a sud, sud est. Parlandone in classe abbiamo scoperto che molti amano studiare in cucina, quasi sempre seduti in modo da ricevere la luce dalla sinistra, posizione che nel Feng Shui è consigliata in quanto aiuta a studiare e concentrarsi. Un giorno in classe ho fatto cambiare la disposizione di cattedra e banchi e l’esperimento ha funzionato. Il nostro corpo sa qual è il posto giusto e sa anche mantenere il giusto equilibrio. Gli specchi all’ingresso vanno sempre messi a destra, la testata del letto, invece, va posizionata a nord e in questa camera non devono esserci né Tv né Pc. Riguardo ai colori il rosso stimola l’appetito, il verde dona equilibrio, il bianco toglie affettività, il viola scoraggia…”.
“Tutto quello che ci circonda è vibrazione… anche l’acqua ha una memoria! Tornando all’equilibrio, Yin e Yang, bianco e nero, acido e basico… sono elementi opposti che vanno naturalmente a bilanciarsi. Nel cibo la carne e il pesce, cibi acidificanti, vanno sempre consumati con verdure crude, alcalinizzanti, così si mantiene il giusto equilibrio e la salute. Il libro contiene anche un piccolo strumento, il BA-GUA da posizionare sulla piantina della nostra casa per scoprire se le nostre stanze sono nella giusta posizione e se no porvi rimedio”.
La serata si è conclusa con gusto, impreziosita dalla presenza di un ricco buffet curato da Bice Perrini, guidata nell’allestimento da quell’equilibrio di odori, sapori e colori che dovrebbero regnare quotidianamente sulle tavole.
“Una serata molto piacevole – concludendo con una riflessione di Irene Martino – in cui l’Occidente ha incontrato l’Oriente, in una sintesi suprema degli opposti”.