FANFARA REGIONE AEREA UNISCE LIONS E 36° STORMO
Il 26 luglio nel cortile interno del Castello Normanno Svevo di Gioia si è tenuto il concerto della Fanfara del Comando delle Scuole dell’Aeronautica Militare/III Regione Aerea di Bari. Ambientazione suggestiva per un’altrettanto suggestiva iniziativa che sottolinea ancora una volta l’esistenza di uno stretto legame tra la cittadinanza di Gioia del Colle ed il suo aeroporto.
Ed è proprio con questo obiettivo che il Lions Club Monte Johe e il 36° Stormo hanno portato tra le mura del Castello federiciano alcuni tra i migliori diplomati presso Conservatori di musica.
“L’emozione e l’orgoglio mi pervadono”. Con queste parole l’avvocato Lucio Romano, presidente Lions, ha aperto il suo discorso. Un’emozione senza dubbio che ha pervaso i cuori di tutti gli astanti, in piedi per l’iniziale inno di Mameli.
“Per la città di Gioia del Colle è una felice consuetudine convivere con i militari, perché essere militari è una missione, servire vite con altre vite. 
Anche la musica è un servizio se la si vive con attenzione e dedizione”. Ha continuato così il presidente, ringraziando tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione della serata, tra i quali il Colonnello Enzo Girardi, il Maggiore Francesco Napoli ed il Governatore Lions 108 AB Gian Maria De Marini.
“Lo Stormo e la città sono due entità sempre vicine – le parole del Colonnello Vito Cracas, tra gli organizzatori dell’evento – e queste iniziative non fanno altro che ricambiare l’affetto dell’aeronautica”.
Ultimo intervento quello del Colonnello Enzo Girardi che riconosce “da cittadino gioiese, è motivo di grande vanto la vetrina di questa sera. Dall’84 questa Fanfara si fa vanto, anche all’estero perché anche sulle note della musica si può volare alto”.
Le luci si spengono e il concerto ha inizio. E per tutta la serata, sotto il cielo stellato, ci si è lasciati trasportare dalle note della Fanfara brani che hanno spaziato da Benny Goodmann a Giuseppe Verdi, da Frank Sinatra a George Gershwin.
Scatti fotografici a cura di Mario Di Giuseppe.
