RISCHIO INQUINAMENTO DA SIERO. L’IMPIANTO DIMENTICATO-foto
Molti noteranno, di ritorno a Gioia dalla Statale 100, percorrendo lo svincolo che passa per via Noci, l’impianto di depurazione del siero ormai in disuso, un monumentale ammasso di silos di acciaio utilizzato nel periodo d’oro dell’Eurotrans, prima che le vicende giudiziarie della primavera del 2005 (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/04/16/sigilli-all-eurotrans-smaltimento-abusivo.html) ne determinassero la chiusura.
La vicenda vide la Eurotrans srl coinvolta nello smaltimento e trattamento illecito degli scarti delle produzioni casearie (siero), classificato dalla legge nella categoria dei rifiuti speciali, vicenda che in questi giorni è tornata di attualità alla luce del mancato rinnovo delle autorizzazioni da parte della Regione in assenza del consenso rilasciato ai caseifici dall’Acquedotto pugliese allo scarico delle acque reflue.
Ad oggi è dato vedere camion abbandonati e parti della costruzione semidistrutte.
Dalla zona in totale stato di abbandono – ne è pervenuta segnalazione – provengono odori mefitici, forse da addebitarsi a residui di siero nei silos.
Sempre secondo fonti attendibili, parrebbe che i camion-cisterna sequestrati, ancora colmi di siero, siano depositati presso una nota azienda sita in via Santeramo.
Considerando l’alto rischio inquinamento ambientale in caso di fuoriuscita del prodotto, ci si chiede, e si domanda alle autorità competenti comunali, il perché non si sia ancora provveduto alla messa in sicurezza dell’intero sito e dei camion-cisterna tenuti in conto deposito.
Come mai, stante l’annoso problema dello smaltimento del siero, si sia provveduto di contro a spendere milioni di euro di soldi pubblici nella realizzazione di nuovi impianti, ancora fermi al palo, quando ce n’era uno già funzionante ed economicamente produttivo da incentivare se non addirittura rilevare?