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APPLAUDITISSIMA ESIBIZIONE GIOVANI CHIESA MADRE – le foto

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coroCon un inno ai “talenti” che ognuno custodisce dentro di sé, cantato in coro dai “cuccioli” della Chiesa Madre di quinta elementare (tra pochi giorni in prima media), ha avuto inizio l’8 settembre la serata dedicata a Santa Maria Bambina, un evento atteso ogni anno ed affidato alle cure ed alla regia dei giovani della parrmaricaocchia.

A condurre la serata Marica Girardi, spigliatissima intervistatrice, presentatrice, suggeritrice ed attrice d’eccezione, che davvero non si è risparmiata.

Dopo aver “screditato” Don Tonino Posa – accusato scherzosamente di rubare caramelle da bambino e stereo intervistada adolescente – in occasione della giornata in cui ricorreva il 36° anniversario del suo sacerdozio, Marica ne ha rievocato le abilità letterarie maturate in “Comunione e liberazione” suggerendogli di pubblicare “Come santificarsi durante un incontro comunitario”, raccolta di prediche di durata superiore ai 50 minuti.

Don Tonino aveva appena iniziato a rilassarsi e a godersi lo spettacolo, convinto di essere stato ormai graziato, quando la mattatrice lo ha nuovamentebambini “intervistato”, costringendolo a confessare i motivi che in tenera età lo portarono alla vocazione, ovvero il desiderio di diventare Papa dopo aver assistito ai funerali di Pio XII e all’elezione di Papa Giovanni XXIII.

A fine intervista è entrata in scena una neo-compagnia di piccoli attori, dai sette ai sedici anni, alle prese con l’esilarante rappresentazione di “Romeo e Giulietta” preparata in soli cinque giorni.

Da sottolineare la spontaneità con cui i ragazzi si sono messi in gioco e il desiderio, anch’esso spontaneo, di partecipare all’organizzazione dell’evento.

gruppo-bambiniIn scena Giovanni, Alessandra, Michele, Roberto, Letizia, Antonio, Vito, Filippo, Gianluca, Marco, Emanuela, il simpaticissimo giullare Luca (a detta di Marica si carica alla corrente come un cellulare) e i due protagonisti: Simona (tenerissima Giulietta) e Tony (romantico Romeo).

La suggeritrice, in preda a veri e propri attacchi di irrefrenabile ilarità, pericolosamente china sulla balaustra della finestra da cui rischiava di precipitare (fortunatamente si era a pianterreno), tentava inutilmente di contenersi, sotto lo sguardo sgomento dei piccini in attesa della bmusicisteattuta “dimenticata”.

A causa del maltempo lo spettacolo, organizzato sul sagrato, si è tenuto al coperto, non consentendo l’utilizzo delle strumentazioni necessarie, senza penalizzare più di tanto gli attori, ma gruppo-musicalecon qualche disagio per musicisti e cantanti.

Due brani dei Nirvana sono stati eseguiti da Silvia (voce) e Francesca (chitarra), entrambe timidissime autodidatte, non meno impegnativo il repertorio di Angelica (chitarra elettrica), Giuseppe (chitarra acustica) e Luca (percussioni), con il tormentone “Waka waka” di Shakira ed un brano dei Santana.

Vera rivelazione della serata, gli sketch di cabaret che hanno vistdottoressao esibirsi catechisti ed educatori.

Una passione – si sospetta – coltivata nelle ore di catechesi e nei campi scuola, ispirata a Zelig, che ha visto in scena per ben due volte Elena, perfetta nelle vesti di dottoressa alle prese con gli insoliti disturbi di chiaramente “disturbati” pazienti, curati con ancor più allucinanti rimedi.

“Zelighiano” anche trio-incerottatilo sketch di Maurizio, Marco Capodiferro e Marco Stoppini (gli unici di cui è stato ricordato il cognome, a causa di omonimia).

Bendati, incerottati ed ingessati, cappotto sulle spalle (nonostante il caldo torrido) hanno inscenato esilaranti gag infarcite di doppi sensi, alcuni – “alla Zelig” – davvero demenziali, trattenendosi a stento dal ridere mentre si osservavano di sottecchi così conciati.

collocamento

gag2Ancor più divertente la storia rivisitata della piccola fiammiferaia, affiatati e perfettamente “nella parte” Marco (Stoppini) e Maurizio.

Infine, in uno scalcinato ufficio di collocamento, i bravissimi Gianni e Marco (Capodiferro), impegnati in una recitazione tanto realistica e convistaff-tecniconcente da rischiare un occhio nero e occhiali rotti.

A dar consigli in regia Giustina Lozito, di “Teatralmente Gioia”, tecnici audio e luci e all’occorrenza “pazienti della dottoressa”, Mattia e Marilù.

Ringraziati anche gli sponsor che hanno prestato la materia prima, ovvero le mozzarelline offerte insieme ai pupi fritti, preparati con depreparazione-pupivozione da alcune attivissime parrocchiane, presenti anche al banco libri.

L’evento, “registrato” da Don Innocenzo Mondelli e fotografato da Mario Di Giuseppe, passerà alla storia soprattutto se – come temuto dagli “attori” – approderà su You Tube e Facebook, distruggendo ogni velleità di serio professionismo… o forse, al contrario – i miracoli talvolta avvengono negli spettacoli in “parrocchia” – donerà loro imperitura fama.

Ai posteri l’ardua sentenza! Per ora… bravissimi!

Ringraziamo Mario Di Giuseppe per aver messo a disposizione di gioianet il suo prezioso contributo fotografico.

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