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Cronaca

CIMITERO. SALMA ESUMATA SENZA AUTORIZZAZIONI

cimitero

cimitero vecchio E’ il caso di dire che non c’è pace nel cimitero comunale, meno che meno sui suoi “residenti”, a volte, come in questo caso, sfrattati dalla propria residenza senza troppi complimenti e senza alcun preavviso. Questo è quanto accaduto al concittadino Pasquale Masi, deceduto il 2 novembre del 1982, i cui “resti mortali” sono stati esumati, il 16 agosto 2013 dal campo 6, senza aver ottemperato, sembrerebbe, alle disposizioni contenute nell’articolo 36 del Regolamento Comunale di Polizia Cimiteriale (Avvisi di scadenza per esumazioni ordinarie).

L’esumazione, infatti, risulta sia stata “notiziata agli eredi” con una nota ufficiale datata 5 settembre 2013, quindi ad operazione avvenuta, chiedendo di provvedere alla “collocazione dei resti mortali in apposita celletta”.

Una comunicazione tardiva che ha sollevato le ire dei familiari, in particolar modo del figlio Remo Antonio Masi, che ha voluto vederci chiaro su tutta la vicenda, chiedendo, con propria lettera, di “poter accedere a tutti gli atti riguardanti l’esumazione del padre”.

Ne è sorto un rimpallo di responsabilità, avvenuto tra il precedente funzionamunicipio gioia del collerio del Servizio Affari Cimiteriali (Filippo Castellaneta) e l’attuale (Grazia Orlando), con scambio di missive interne debitamente protocollate, che lascia perplessi. Non tanto per l’ulteriore conferma della farraginosa burocrazia e disorganizzazione che vige all’interno degli Enti, quanto di ulteriori evidenti irregolarità rilevate in questa spiacevole vicenda.

Strano ma vero, dalla lettura degli atti, parrebbe che nessuno dei due abbia mai “disposto l’esumazione della salma”. E tutto ciò nonostante l’art. 36 comma 1 preveda che “E’ compito del Responsabile del Servizio di Polizia Cimiteriale, autorizzare le operazioni cimiteriali svolgentisi nel territorio del Comune e registrarle….”. Responsabilità rafforzata dal comma 4 art. 35, in cui si precisa che “E’ compito del Responsabile del Servizio di Polizia Cimiteriale, stabilire se un cadavere è o meno mineralizzato al momento della esumazione”.

Ci si chiede, così come chiede con fermezza il figlio del defunto Pasquale Masi, se non è stato il funzionario, chi ha dato ordine di procedere alla sua esumazione? Perché farlo il 16 agosto quando nello stesso articolo, al comma 2, è precisato che “Le esumazioni ordinarie possono essere svolte in qualunque periodo dell’anno (…), ad esclusione dei mesi di luglio e agosto”?

Considerando che il sindaco, ad oggi, continua a non rispondere alle richieste dei parenti per dei chiarimenti in merito, pur essendo le esumazioni ordinarie “regolate dal Sindaco con propria ordinanza” (comma 3), chi provvederà a soddisfare le loro legittime rimostranze?

Nel frattempo che ciò avvenga, il figlio Masi Remo ha provveduto, in data 16 gennaio, a sporgere, presso la locale Stazione dei Carabinieri, denuncia/querela, nei confronti del Comune di Gioia del Colle, per “violazione di sepolcro”.

 

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