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“L’AQUILA UNA VERITA’ SCOMODA” E TACIUTA, I RETROSCENA

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palco-convegno-PDSi decide di parlare dell’Aquila nel dibattito, organizzato dai Giovani democratici Provinciali, tenutosi sabato, 18 settembre 2010, durante la festa del Partito Democratico, e che si è svolto in Gioia del Colle.

“[…] L’Aquila, perché noi crediamo fortemente che sia un problema riguardante tutti, e non solo gli aquilani. L’Aquila, perché è l’emblema di una realtà che nei fatti non esiste. L’Aquila, perché è il simbolo di un’informazione pilotata”, in questi termini si esprime Pierpaolo Treglia, Segretario Provinciale Giovani Democratici.

sos_laquilaE ricorda anche la protesta organizzata dal Sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, organizzata per l’inefficienza da parte del Governo Berlusconi, che nei titoli di coda del Tg1 – da tener ben presente nostra televisione di Stato – era promulgata come una festa in onore della riapertura del centro storico dell’Aquila.

io_non_dimenticoCentro storico – uno dei nostri più grandi patrimoni artistici e culturali – che nei fatti non è stato mai riaperto. Il messaggio che passa attraverso i media è che l’Aquila è uno dei più grandi miracoli italiani e che gli aquilani sono grati a Silvio Berlusconi.

A tal proposito Stefano Albano, Segretario Provinciale Giovani Democratici dell’Aquila, afferma che “l’Aquila è una delle più grandi mistificazioni italiane! Il 16 giugno 2010 20.000 abitanti crollidell’Aquila scendono in piazza per manifestare, il 24 giugno Cialente chiede che a Roma ci sia un confronto con il Governo. Ne avevate notizia?”.

La domanda ha il gusto amaro della retorica, ed aggiunge: “L’Aquila è una grande, grandissima questione nazionale. L’Aquila rappresenta lo specchio della democrazia, o meglio della non democrazia, che si sta vivendo in Italia”.

Parla del Progetto Casa dove sono entrati solo 12.000 abitanti su 75.000. L’accusa è sul grande sperpero di denaro pubblico da parte del nostro Presidente del Consiglio. Parla delle tasse, che dal ferito_manifestante_aquilanoprossimo anno gli aquilani pagheranno al doppio ed informa la platea che, mentre gran parte degli aquilani erano a Roma, il 7 luglio, per chiedere la proroga delle tasse per un anno e alcuni di loro venivano presi a manganellate, nei piani alti del potere si sosteneva la tesi che era il Governo a dover andare a protestare all’Aquila.

Sono qui per chiedervi solidarietà, perché c’è uon._conciana città che non vuole spegnersi. Sono qui per chiedervi di non abbandonarci, perché l’Aquila è una battaglia nazionale”! E Sempre su un’involuzione, sulla crisi della democrazia verte l’intervento di Emanuele Bonaccorsi, autore del libro: “Potere assoluto. La protezione civile ai tempi di Bertolaso”, aggiungendo che la protezione civile di Stato è diventato a tutti gli effetti un apparato governativo.

Infine l’onorevole Paola Concia conclude il dibattito sostenendo fermamente che “ […] far morire l’Aquila è qualcosa di veramente vergognoso per tutti gli italiani! Rialziamo i riflettori e diciamo cosa realmente sta accadendo! Io credo che tutti debbano prendersi un po’ di responsabilità quando una comunità sta morendo. Non facciamola morire”!

Chiude la serata un concerto che vede protagonista la cover band degli U2.

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